lunedì 31 luglio 2023

CON I BAMBINI DELLE FATE

A fine maggio ho iniziato il mio impegno con I Bambini delle Fate per le province di Biella e di Vercelli.
A fine luglio sono arrivata a sostenibilità per il progetto di Biella e sto lavorando sodo per raggiungere lo stesso risultato a Vercelli. 
Se guardo ai mesi appena trascorsi provo un'immensa gratitudine. 
L'inizio del percorso non è stato semplice, ma sono grata alle difficoltà incontrate perché mi hanno fatto crescere e insegnato moltissimo.
Ho imparato a non fossilizzarmi di fronte agli ostacoli, ma, come l'acqua, ad abbracciarli per scivolare oltre.
Ho imparato a non nutrire aspettative e a restare aperta anche di fronte alla chiusura.
Ho imparato a non farmi travolgere dal carico emotivo del rifiuto facendomene carico.
Ho imparato la pazienza e l'importanza del nutrire la fiducia quotidianamente.
Ho imparato a risuonare con i cuori, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accoglierne l'unicità.
Ho imparato a seguire gli sguardi per vedere nuovi orizzonti.
Ho imparato a camminare in compagnia, a moltiplicare la gioia e ad alleggerire la tristezza grazie alla costante e attenta presenza delle Fate.
La mia gratitudine si espande quando ripenso alle imprenditrici e agli imprenditori, alle amministratrici e agli amministratori delegati, alle/ai responsabili marketing o risorse umane, alle segretarie di direzione, alle/ai centraliste/i che hanno condiviso il mio entusiasmo e hanno dedicato parte del loro tempo ad ascoltarmi.
Ogni incontro ha generato ricchezza: le collaborazioni hanno illuminato la trasformazione in atto verso una realtà più inclusiva, le aperture hanno rinsaldato la fiducia che con il tempo la responsabilità sociale sarà una priorità condivisa, i dinieghi hanno mostrato l'importanza dell'apertura e del coraggio.
Oggi ho veramente moltissimo di cui essere grata.
La gratitudine è sempre un dono, per chi la prova e per chi la riceve.
Non vi è atto d'amore più puro e intenso dell'essere grati, riconoscendo la bellezza dell'altro per risuonare con essa.








sabato 15 luglio 2023

MAI PRENDERSI TROPPO SUL SERIO QUANDO SI GIOCA

 La passione nel fare le cose rappresenta la forza motrice necessaria a realizzarle.
Quando si parte con un nuovo progetto, la motivazione e la passione focalizzate su di esso fungono da propulsori alla manifestazione dello stesso. Quando le difficoltà ostacolano il dispiegamento del progetto, restare centrati, gestire il carico emotivo senza farsene travolgere e mantenere apertura di visione è fondamentale.
Spesso focalizzarsi su di un unico approccio è limitante e la realtà ce lo rimanda con chiarezza. La crescita personale prende spunto dagli ostacoli per disgregare schemi e prospettive abituali. Il reinventarsi, mettendosi in gioco a 360°, è la vera natura del viaggio interiore che trova nella manifestazione il suo terreno di gioco.
Mai prendersi troppo sul serio quando si gioca è essenziale per non perdere di vista  il significato recondito dell'esistenza.


Foto Donatella Coda Zabetta



venerdì 7 luglio 2023

ASPETTATIVE

Le aspettative agiscono da filtri 
e chiudono la visione riducendola all'atteso.
Non è efficace agire precludendosi la possibilità della scoperta 
e la gioia dell'esplorazione.
Non occorre fare grandi cose nella vita, 
ma è importante muoversi 
con la piacevole consapevolezza dell'essere in viaggio, 
in un viaggio di riscoperta che cela al suo interno 
la grandezza dell'universo intero.
Per questo è importante essere gentili e in apertura.



Foto Donatella Coda Zabetta - Brescia


giovedì 6 luglio 2023

CHIAREZZA

La chiarezza di pensieri, di intenti e di azione è il fondamento dell'allineamento tra il piano materiale e quello spirituale. Non vi è peggior ostacolo alla crescita di quello che si frappone tra questi due piani scindendoli o separandoli.
La vita spesso ci porta a operare delle scelte impegnative nel rispetto di noi stessi. Sono scelte determinanti per il nostro percorso evolutivo e cooperano ad insegnarci come procedere, quali fragilità necessitano della nostra attenzione e quali rigidità devono essere disgregate. Questi passaggi possono essere molto dolorosi e comportare una profonda trasformazione attivata dalla rinuncia e dal sacrificio. Non importa quali siano le condizioni che ci inducono ad operare in tal senso, ma esse rappresentano il motore di avviamento di un processo che siamo pronti a intraprendere. Per questo non dobbiamo mai rimpiangere il passato o arenarci in esso.
Tutto si evolve secondo il piano evolutivo della nostra essenza.


Foto Donatella Coda Zabetta