C'era una volta, un piccolo paese, chiamato cervello.
Vi convivevano pacificamente alcuni pensieri illuminati dal sole. Ma venne un tempo di oscurità che favorì il proliferare dei pensieri, che soffrivano di solitudine e mancanza.
Il paese, gradatamente, si trasformò in una metropoli sovraffollata dai confini angusti. Nacquero le emozioni, le preoccupazioni, le aspettative, i desideri, i rimpianti e i sensi di colpa che si spintonavano l'un l'altro alla ricerca di un raggio di sole che prestasse loro attenzione. Nella loro frenetica attività, essi produssero una tale nube da formare una fitta coltre grigiastra che finì per rinchiudere il paesello in un scatola. I pensieri si fecero sempre più cupi e numerosi per paura di quel buio e di quel poco spazio a disposizione.
Il sole si trasformò ben presto in un ricordo trattenuto da pochi pensieri illuminati e con il tempo fu dimenticato.
Freddo, buio e solitudine scandivano le giornate e le notti, una uguale all'altra: tristezza, ansia, angoscia, morte attanagliavano i pensieri in una feroce morsa.
Un giorno però nacque un pensiero diverso da tutti gli altri: percepiva uno strano battito e tanto calore al suo interno. Non poteva negare la sua esperienza nè il fatto che lo facesse sentire bene nonostante il buio che lo circondava. A gran voce urlò a tutti la sua scoperta, ma diffidenza, paura e rabbia lo tennero a debita distanza. Quel solitario pensiero non si arrese e continuò a coltivare con incrollabile fiducia e amore quel prezioso battito. E fu così che un giorno quel pensiero iniziò a brillare ritrovando nel cuore la luce del sole.
Questo evento scosse il paese dal suo torpore: pochi pensieri, sensibili a quella scintilla, iniziarono a percepire al loro interno lo stesso battito, altri pensieri si avvicinarono incuriositi, mentre altri ne rimasero indifferenti o se ne allontanarono per paura.
Altri pensieri ancora si trasformarono in giudici feroci e presero a incitare la folla affinchè fosse distrutto quel sovvertitore dell'ordine costituito che minava il loro potere.
Se altri pensieri non avessero iniziato a brillare a loro volta, il destino di quella piccola scintilla sarebbe stato segnato. La magia di quelle poche luci diradò la fitta coltre dei pensieri grigi e i primi raggi di sole tornarono a scaldare il paese, facendo germogliare nuovamente la terra. Grandi piogge seguirono a innaffiarla e a ravvivarla e un grande arcobaleno si disegnò nell'aria a riportare gioia e colori tra i pensieri.
Da quel giorno l'esperienza non fu più dimenticata e questa storia viene tramandata regolarmente ad ogni pensiero appena nato.
Nel tempo accaddero nuovamente periodi di oscurità, ma i colori di quel magico arcobaleno non smisero mai di ricordare ai pensieri il calore del sole e il suo battito.