"Meditazione è integrazione: far divenire le parti disgregate dell'uomo di nuovo una sola. se dite che il corpo è diverso dalla mente, e che la mente è diversa dall'anima, è segno che vi state disgregando.
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La meditazione è come il tempo. Ieri il sole non risplendeva; oggi è venuto. Cosa era avvenuto ieri? Il tempo era nuvoloso, ma ciò non significa che il sole non c'era. Naturalmente c'era, ma le nuvole lo coprivano. E oggi, le nuvole sono andate via. La meditazione è la stessa cosa. "Tatah ksiyate prakasa avaranam": il velo che ricopre la luce della conoscenza è rimosso."
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La meditazione è come il tempo. Ieri il sole non risplendeva; oggi è venuto. Cosa era avvenuto ieri? Il tempo era nuvoloso, ma ciò non significa che il sole non c'era. Naturalmente c'era, ma le nuvole lo coprivano. E oggi, le nuvole sono andate via. La meditazione è la stessa cosa. "Tatah ksiyate prakasa avaranam": il velo che ricopre la luce della conoscenza è rimosso."
Mi piace molto questa definizione di Iyengar della meditazione che si rifa agli insegnamenti di Patanjali.
La meditazione non è facile perchè ci porta ad affrontare una grande trasformazione.
La prima è quella di dilatare la pausa tra i pensieri: quando cerchiamo di controllare i pensieri, viviamo un continuo insorgere di nuovi pensieri e prendere consapevolezza di quell'attimo di passività tra il pensiero controllato e quello nascente non è opera semplice.
Patanjali sostiene che quando si impara a rendersi conto di questo intervallo e a prolungarlo si giunge al centro dell'essere: lo stato d'animo in cui mente, corpo ed energia sono completamente concentrati in sintonia tra loro.
La meditazione è il frutto di questa integrazione: energia, intelligenza, corpo e coscienza sono uniti nel cuore.