martedì 10 settembre 2024

IL VIAGGIO

Ci sono viaggi che intraprendi per caso e dispiegano il loro significato lungo il cammino 
ci sono viaggi cercati e desiderati, carichi di aspettative spesso disattese.
Ci sono viaggi in giro per il mondo diretti dalla curiosità e dalla meraviglia della scoperta 
e ci sono viaggi interiori ricchi di sfumature e potenzialità.
Ci sono viaggi che spaziano oltre i confini del conosciuto
e ci sono viaggi mentali che vi rimangono incagliati.
La vita stessa è un viaggio.
Come scegli di vivere il viaggio dipende da te.


Foto Donatella Coda Zabetta - La Tavolara - Sardegna




MEDITAZIONE SUL CONCETTO DI OBBLIGO MORALE

Cos'è l'obbligo morale?
Un impegno intransigente in un'unica direzione volto al completamento e soddisfacimento di un'aspettativa che determina cosa è giusto e come deve essere fatto.
Un obbligo morale è una catena a doppia mandata ad uno spicchio di realtà.
Non permette flessibilità, fragilità, attesa. Non accoglie e non tutela. Determina. Soffoca. Impedisce.
L'obbligo morale è il peggiore alleato di vita perché scinde la libertà individuale in una sorta di canale obbligato inconsapevole, la impoverisce della sua natura essenziale e la limita.
Se pensiamo al concetto di obbligo morale, molti di noi sentiranno risuonare la sua spiegazione in quanto riconosciuta per appartenenza: a livello inconscio spesso sottostiamo a dettami educativi che abbiamo fatto nostri inconsapevolmente. Li riconosciamo solo nel momento in cui scatenano una dissonanza interiore tra l'agire e il sentire del cuore. Il pensiero segue razionalmente quanto acquisito senza operare alcun tipo di discernimento. Il cuore ne ravvisa l'incongruenza e scatena in noi una sorta di inquietudine e di insoddisfazione. Riconoscere le radici di questa percezione non è sempre facile, in quanto affondano nell'infanzia e fanno parte del bagaglio culturale familiare che ci è proprio. Per questo motivo fanno parte della nostra normalità e con il crescere della consapevolezza ne annusiamo la contraddizione. 
Il lavoro che deve essere svolto per acquisire maggiore libertà nasce dalla consapevolezza dei limiti imposti da ciò che è la nostra normalità e dai suoi vincoli mentali. Si tratta, infatti, di percorsi abituali che attiviamo inconsapevolmente  e che scatenano sensi di colpa  se tentiamo di deviarne la direzione. Ogni passo deve quindi essere diretto dalla consapevolezza, disgregando poco per volta lo schema mentale abituale. 
Ecco che colui che guarda si eleva oltre per vedere e riconoscere ciò che limita l'espressione e la vincola.


Disegni Donatella Coda Zabetta

sabato 17 agosto 2024

E POI CI SONO IO

Ho appena finito di leggere: "E poi ci sono io" di Kathleen Glasgow.
Un libro intenso che esplora gli abissi di un dolore così soverchiante da sfociare nell'autolesionismo. Ne indaga i risvolti psicologici e il potere. 
Ti trasporta all'interno di un buco nero dove a tratti manca l'aria e il respiro si amplia con i tentativi della protagonista di recuperare il controllo.
Mi è capitato anni fa di conoscere una adolescente che si tagliava: leggere questo volume, scritto da un'autrice che ha trovato il coraggio di raccontare la storia delle sue cicatrici, mi ha aiutato a comprendere meglio questo disturbo.
L’autolesionismo è un fenomeno diffuso infatti, il 20% degli adolescenti in Italia e il 25% in Europa (OMS, 2018) si fa del male, si taglia o si infligge un danno fisico intenzionalmente.  Secondo Vicari (responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma) i tentativi di suicidio e autolesionismo sono aumentati del 30% da ottobre 2020 a gennaio 2021. Con l’inizio della seconda ondata della pandemia da COVID-19. 

Per saperne di più allego alcuni link:
https://apc.it/wp-content/uploads/2022/09/libro-abstract-2022-DEFINITIVO-14-SETTEMBRE.pdf#page=36
https://www.ospedalebambinogesu.it/autolesionismo-79956/ 
https://www.stateofmind.it/autolesionismo/
https://etd.adm.unipi.it/t/etd-10302023-124205/
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/la-cicatrice-francese-e-lautolesionismo-nei-ragazzi





martedì 6 agosto 2024

LEZIONI DI CHIMICA

Ho appena terminato la lettura di questo volume di Bonnie Garmus. 
Un romanzo intelligente, stimolante, divertente, geniale, ricco di spunti di riflessione.
 
 "Ogni volta che dubitate di voi stesse,
ogni volta che avete paura, ricordate:
il coraggio è alla base del cambiamento
e il cambiamento è ciò a cui siamo chimicamente destinati."

Scrive Garmus incitando ognuno di noi a prendersi l'impegno di non trattenersi e di non accettare supinamente l'idea che altri hanno di ciò che possiamo o non possiamo fare. 
Un monito a progettare e costruire il proprio futuro trascendendo le categorie e le limitazioni culturali di una società inchiodata dagli stereotipi.

Se non avete ancora scelto la lettura per le vacanze, questo libro porterà una ventata di aria fresca ad alleviare la calura estiva.







martedì 23 luglio 2024

CHE COS'È L'AUTISMO

 Oggi voglio proporre una riflessione prendendo spunto dal volume di Steve Silberman: "Neurotribù. I talenti dell'autismo e il futuro della neurodiversità"

Silberman nel suo volume riporta che in anni recenti, i ricercatori hanno determinato che gran parte dei casi di autismo affonda le sue radici in geni molto antichi e ampiamente condivisi dalla popolazione generale, anche se maggiormente concentrati in alcune famiglie. Non si tratta, quindi, di rare mutazioni o di un prodotto della civiltà moderna, ma di uno "strano dono" del nostro passato profondo, tramandato attraverso milioni di anni di evoluzione.
Secondo i sostenitori della neurodiversità, la società non dovrebbe guardare all'autismo come un errore di natura, ma come una parte preziosa del patrimonio genetico dell'umanità di cui prendersi cura, migliorando gli aspetti che possono essere profondamente disabilitanti in mancanza di adeguate forme di supporto. Elaborare forme opportune di sostegno e accoglienza è una responsabilità sociale e parte dal presupposto che "dobbiamo imparare a pensare in un modo più intelligente a chi pensa diversamente".

Questa riflessione riporta il focus all'importanza di un'azione consapevole volta a sostenere e accogliere la neurodiversità più che tentare di risolverla. 
La società dovrebbe aiutare le persone autistiche e le loro famiglie a vivere vite più felici, sane, produttive e sicure nel presente. 
In questo passaggio è, a mio avviso, racchiuso il seme di una profonda trasformazione sociale da un punto di vista valoriale ed evolutivo.
Il mio impegno con I Bambini delle Fate nasce da questa consapevolezza.
Il mio sogno nel cassetto è quello di creare una rete di competenze che unisca profit e no profit a beneficio della collettività nel rispetto della sua neurodiversità.
Un sogno importante che per la sua realizzazione richiede apertura e la presenza di molti altri coraggiosi sognatori a condividerne la bellezza.
A Biella, Novara-Vercelli e Torino abbiamo iniziato a sognare e a mettere radici. 
Sono a disposizione delle aziende piemontesi per coinvolgerle in questo prezioso viaggio di crescita condiviso.
Contattatemi.


Oropa - foto Donatella Coda Zabetta





mercoledì 26 giugno 2024

PIÙ DI UN DONO - BIELLA SCARPE ConTe'

Baron-Cohen, nel suo volume "I geni della creatività" scrive che la neurodiversità è semplicemente un dato di fatto, così come lo è la biodiversità e diversi tipi di cervello si sono probabilmente evoluti per adattarsi meglio a particolari nicchie ambientali. Per dirla con Einstein: "Tutti sono dei geni, ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero, si passerà la vita credendo che sia stupido." Come ribadisce Baron-Cohen ognuno di noi dovrebbe essere giudicato per quello che può fare, non per quello che non può fare.
La visita per l'iniziativa Più di Un Dono a BIELLA SCARPE S.P.A. | Conte' Scarpe Moda, mi ha indotto a riflettere profondamente su queste parole.
In primis, gli splendidi ragazzi della Banca del Tempo Sociale.
Andrea ha stupito tutti per la sua capacità di ricordare perfettamente i nomi , sentiti una sola volta, delle tante persone conosciute durante la visita. (Per me non è così facile, anzi, spesso, chiedo cortesemente di ripeterli quando mi vengono presentate più persone contemporaneamente.) Ha condiviso la sua bravura negli sport, lo sci in particolare, proprio durante la visita al reparto sportivo di Biella Scarpe Con Te', mostrandoci orgoglioso la sua medaglia d'oro.
Nicolò mi ha commosso quando ha raccontato la sua esperienza all'interno della Banca del Tempo Sociale: la sua voglia di mettersi in gioco e di fare del bene, gli ha offerto, di rimando, la possibilità di fare nuove e preziose amicizie su Biella, colmando il senso di solitudine generato dalla frequenza di una scuola lontana da casa. La scelta di impegnarsi nel progetto anche il prossimo anno è già una certezza. Ho ammirato il suo coraggio e la sua consapevolezza.
Giada è stata partecipe e interessata. I suoi piccoli gesti di gentilezza nei confronti di Andrea e Nicolò mi hanno scaldato il cuore.
Le referenti di Biella Scarpe ConTe' che ci hanno accompagnato, Margherita, Laura e Micaela, sono state accoglienti, attente e disponibili come tutte le persone che abbiamo avuto modo di incontrare all'interno dell'azienda. Ognuna nella sua unicità ci ha donato il tempo, ascolto e apertura.
La parte finale della visita è stata splendida. Tutti i dipendenti al fianco di Mariella, la titolare, si sono riuniti per accoglierci in un abbraccio condiviso: dopo essersi raccontati svelandoci la complessità della gestione aziendale, ci hanno offerto la possibilità di raccontarci a nostra volta.
Sono convinta che l'iniziativa Più di Un Dono de i Bambini delle Fate sia un generatore di ricchezza, oltre ad essere concreta manifestazione della meravigliosa rete territoriale biellese che insieme a Domus Laetitiae abbiamo creato e che unisce imprese, scuole, famiglie, ragazzi e Provincia di Biella.




lunedì 24 giugno 2024

PIÙ DI UN DONO - MOLLE INDUSTRIALI CONTE SRL

Simon Baron-Cohen dirige il Centro di ricerca sull'Autismo presso l'Università di Cambridge. Nel suo volume "I geni della creatività. Come l'autismo guida l'invenzione umana" approfondisce il concetto di "neurodiversità" definendolo rivoluzionario, in quanto introduce una concezione del mondo radicalmente nuova che postula una grande varietà di cervelli, tutti ugualmente naturali, al posto della vecchia, scorretta visione binaria che contrappone normalità ad anormalità.
Ho apprezzato la bellezza della "neurodiversità" durante la visita allo stabilimento Molle Industriali Conte Srl di Torino, in occasione dell'iniziativa Più di Un Dono de i Bambini delle Fate con la Cooperativa Sociale f.i.ABA TORINO, con Salvatore, Lorenzo, Nicolò e Andrea. Grazie a Paola e Massimo, imprenditori illuminati, i ragazzi hanno potuto esplorare un mondo a loro estraneo in un contesto aperto, accogliente e attento alle loro esigenze. Insieme abbiamo osservato come nascono le molle e vengono collaudate, abbiamo compreso i loro diversi utilizzi e conosciuto persone splendide che hanno azionato i macchinari per offrirci la possibilità di sperimentare concretamente le loro parole. La visita si è conclusa nella zona ricreativa dell'azienda dove al rinfresco è seguito un momento di svago condiviso.
Riporto i commenti dei ragazzi durante il viaggio di rientro perché sono in grado di esprimere appieno la gioia, la felicità e la bellezza che hanno contraddistinto questa esperienza.
Lorenzo, ragazzo di 13 anni carinissimo e attento, ha detto di aver sentito e risentito gli odori del film della Fabbrica di Cioccolato di Tim Burton proprio come quei bambini che erano stati invitati a visitare lo stabilimento di Willy Wonka. I cicli di produzione delle molle lo hanno entusiasmato.
Nicolò, bambino di 10 anni, ha trovato in Giulia, la figlia di Paola, un’amica accogliente con la quale esprimersi liberamente. Ha riportato di essersi sentito coinvolto e gentilmente inserito in una relazione calda fatta di reciprocità e condivisione.
Andrea, bambino di 9 anni, ha riferito con leggerezza ed entusiasmo di aver trovato in azienda tutte persone simpatiche che gli hanno permesso di sentirsi parte di una grande famiglia.
Salvatore, ragazzo di quasi 18 anni, ha trovato nella relazione con Paola e Massimo un luogo ideale dove sentirsi se stesso. A più riprese ha espresso il desiderio di voler, in futuro, lavorare in un clima analogo dove tutti sono rispettati e amati.
Infine, i ragazzi tutti hanno espresso con entusiasmo sentimenti di gioia e felicità legati all’esperienza positiva dell’accoglienza in azienda. Hanno insieme condiviso la scoperta reciproca ed espresso la volontà di tornare presto a salutare Paola e Massimo, con la consapevolezza ormai di ritrovare degli amici.