Il movimento è vita e l'immobilità morte,
dato che nel movimento vi è un significato di vita e nell'immobilità un segno di morte.
Ci si può domandare se da un punto di vista metafisico , esiste l'immobilità.
Non esiste; esiste però ciò che chiamiamo "non movimento";
o almeno nessun movimento a noi percettibile,
sia visibile o udibile o in forma di sensazione o di vibrazione.
Noi chiamiamo immobilità il movimento che non riusciamo a percepire;
usiamo la parola vita solo in relazione con l'esistenza percettibile,
di cui percepiamo il movimento.
Oggi, quando ho letto queste parole, ne ho subito rammentate altre in relazione al lavoro interiore. Quando ci si muove interiormente, spesso viviamo una fase di immobilità nella materialità, in quanto tutta l'energia è diretta all'interno. In effetti, se ci pensiamo, anche quando siamo immobili, internamente siamo in movimento, grazie al respiro. Spesso però associamo l'immobilità all'assenza di movimento all'esterno, alla mancanza di azione: questa percezione ci rimanda una sensazione di blocco e ci mette a disagio. Lo stesso profondo disagio che coglie molti di noi al pensiero della morte, per la difficoltà a percepirne il movimento in forma tangibile. Apriamo il cuore al respiro e un mondo di possibilità sarà pronto a manifestarsi!