Capita spesso che la vita ci ponga di fronte ad ostacoli importanti.
Passato il primo momento di rabbia e smarrimento, ci renderemo conto che una scelta si profila sempre all'orizzonte.
Sì, proprio così, perchè anche il subire passivamente l'arresto e sedersi a osservare l'ostacolo piangendosi addosso è una scelta. Potremmo considerarla la scelta di una non scelta.
Gli ostacoli ci inducono a riportare l'attenzione sulla nostra vita: su ciò che non ci piace, su ciò che richiede un maggior impegno, sulle zavorre che ci trasciniamo dietro, sui sogni che teniamo chiusi a doppia mandata nel cassetto, sulle nostre paure e abitudini, sui nostri talenti inespressi e sui compromessi ...
Insomma, gli ostacoli sono un dono prezioso che ci dicono: "E' arrivato il momento di crescere e andare oltre".
Questo non significa immediatezza di movimento manifesto, ma se troviamo il coraggio di restare aperti al flusso degli eventi sarà l'inizio di un percorso di trasformazione.
E il cambiamento parte sempre dall'interiorità: dal nostro modo di guardare le cose.
Di fronte agli ostacoli le nostre fragilità vengono messe a nudo e siamo indotti a rimetterci in discussione e ad abbandonare i filtri che hanno adombrato la nostra percezione fino a quel momento.
Togliersi le lenti scure apre nuovi orizzonti di osservazione.
W l'avventura.