lunedì 27 febbraio 2023

INSICUREZZE

    Quando ci troviamo in un ambiente buio e sconosciuto ci sentiamo fragili e insicuri. 
Non abbiamo la padronanza del movimento e non possiamo contare sulla vista per orientarci. Dobbiamo acuire udito, olfatto, tatto e sensibilità, sperimentando una nuova narrazione.
Non ci siamo resi conto di aver investito moltissimo sulla vista trascurando gli altri sensi a nostra disposizione. Abbiamo disimparato ad ascoltare, ad annusare le persone, a toccarle e a scorgerne l'anima. Le guardiamo con la lente del giudizio, barricati nelle nostre credenze e nei nostri pregiudizi perché abbiamo smesso di vedere noi stessi. 
Ci siamo infilati nel labirinto del conosciuto con la presunzione di aver capito il mondo, ma rimaniamo spiazzati di fronte alla sua trasformazione. Guardiamo e giudichiamo tanto, ma la nostra cecità è evidente ad uno sguardo consapevole.
Le nostre priorità sono essere visibili ed avere visibilità. Se sono visibile esisto e se ho visibilità mi sento al sicuro. Presupposti che non funzionano in un ambiente poco illuminato e sconosciuto come la realtà attuale. 
Come poniamo rimedio alla questione?
Intraprendiamo percorsi a caso, pur di muoverci e mettere a tacere le nostre insicurezze, oppure scivoliamo nell'indolenza inconsapevole, immergendoci in programmi per non pensare. Mettiamo a tacere temporaneamente quei pochi segnali che sfondano il muro della nostra incapacità di ascoltare.
E se accogliessimo l'assenza di visibilità come una direzione da intraprendere per esplorare gli altri sensi? 



Foto Donatella Coda Zabetta



giovedì 23 febbraio 2023

INVISIBILITÀ

Perché l'invisibilità ci infastidisce?
Ho meditato molto sul bisogno di essere visti e riconosciuti in ambito sociale. Un bisogno che ha assunto negli ultimi tempi dimensioni sproporzionate.
L'uomo nasce come essere sociale e lo sviluppo del linguaggio ha facilitato questa sua predisposizione. Riunirsi in gruppo è stato naturale fin dalla preistoria per poter meglio sopravvivere ad un ambiente ostile. 
Il comportamento e l'identità umana sono costruiti sul rapporto con l'altro. Grazie alla relazione con l'altro alleniamo la comprensione, la compassione, l'empatia e la consapevolezza. Ottimi strumenti per imparare ad ascoltarci in profondità in un processo di continua trasformazione del sentire e della sua manifestazione.
La nostra formazione si completa nell'interazione, nella collaborazione e nella condivisione.
Eppure abbiamo traslato sulla visibilità e sul riconoscimento esterno, l'illusorio potere di determinarci e quando questi vengono a mancare ci sentiamo persi. 
Non siamo più capaci di vederci con uno sguardo libero da condizionamenti esterni.
Quando ci osserviamo denudati dalle corazze che abbiamo indossato rivestendo ruoli e professioni socialmente riconosciuti, ci sentiamo vuoti e invisibili.
Non abbiamo obiettivi da raggiungere, compiti da svolgere, impegni da rincorrere.
Il fare compulsivo che da sempre ci distrae non c'è più e il nostro stare ci appare privo di significato e di valore. 
Soli di fronte a noi stessi proviamo paura. La paura di essere liberi.
Liberi da direzioni, vincoli, maschere e condizionamenti.
Quando non siamo più incanalati, ci sentiamo insicuri perché dinnanzi alle mille possibilità non sappiamo quale scegliere.
Siamo stati così impegnati a rincorrere la ruota della vita che come criceti impazziti abbiamo investito tutti nostri sforzi in un movimento continuo, senza realizzare che non ci stavamo spostando di una virgola. Abbiamo macinato km a destra e a manca, cadendo e rialzandoci  all'inseguimento di un illusorio successo materiale che ci sembrava sempre poco più in là rispetto a dove ci trovavamo.
Nella fretta abbiamo prestato poca attenzione al nostro sentire più intimo e alla nostra crescita in verticale. E non conoscendoci affatto siamo confusi e destabilizzati dalla libertà.
La libertà di esplorare l'invisibile.


Foto Donatella Coda Zabetta


mercoledì 22 febbraio 2023

VACUITÀ

Sono vuota. 
Non ho ruoli, desideri, aspettative, direzioni.
Osservo la mia nudità.
Di primo acchito provo paura di fronte ad essa.
Paura di essere invisibile al mondo
o a me stessa?




Foto di Donatella Coda Zabetta

martedì 21 febbraio 2023

lunedì 20 febbraio 2023

GLI SCIVOLONI DEL "FARE"

 Siamo abituati a strafare
Corriamo a perdifiato da un impegno all'altro 
e quando ci fermiamo abbiamo solo voglia di staccare la mente 
e scivolare in un nonfare di pigra inconsapevolezza.
Non che durante la corsa, la consapevolezza brilli, anzi. 
Quasi sempre il nostro movimento è diretto dall'abitudine e dagli automatismi, 
da scelte dettate da desideri e aspettative. 
Ci riesce difficile agire con consapevolezza 
e se smettiamo di fare ci sentiamo persi.



Foto Donatella Coda Zabetta

venerdì 17 febbraio 2023

BELLEZZA

 Le difficoltà esistono per testare la nostra fiducia.

Non si può sperimentare la propria forza senza metterla alla prova.

Apri il cuore e cerca la bellezza intorno a te.

Non abbandonare la speranza e guarda al presente 

con rinnovata fiducia.

Donatella Coda Zabetta

Foto Donatella Coda Zabetta

giovedì 16 febbraio 2023

FIDUCIA


Apriti al presente con consapevolezza e senza paura.
La fiducia nell'universo non deve mai vacillare. 
Ogni cosa arriva quando siamo pronti a riceverla.



Foto Donatella Coda Zabetta


 

martedì 14 febbraio 2023



Essere aperti al cambiamento è rispettare sé stessi e gli altri.

Non pensare e non soppesare:

accogli.


Foto Donatella Coda Zabetta