martedì 10 settembre 2024

IL VIAGGIO

Ci sono viaggi che intraprendi per caso e dispiegano il loro significato lungo il cammino 
ci sono viaggi cercati e desiderati, carichi di aspettative spesso disattese.
Ci sono viaggi in giro per il mondo diretti dalla curiosità e dalla meraviglia della scoperta 
e ci sono viaggi interiori ricchi di sfumature e potenzialità.
Ci sono viaggi che spaziano oltre i confini del conosciuto
e ci sono viaggi mentali che vi rimangono incagliati.
La vita stessa è un viaggio.
Come scegli di vivere il viaggio dipende da te.


Foto Donatella Coda Zabetta - La Tavolara - Sardegna




MEDITAZIONE SUL CONCETTO DI OBBLIGO MORALE

Cos'è l'obbligo morale?
Un impegno intransigente in un'unica direzione volto al completamento e soddisfacimento di un'aspettativa che determina cosa è giusto e come deve essere fatto.
Un obbligo morale è una catena a doppia mandata ad uno spicchio di realtà.
Non permette flessibilità, fragilità, attesa. Non accoglie e non tutela. Determina. Soffoca. Impedisce.
L'obbligo morale è il peggiore alleato di vita perché scinde la libertà individuale in una sorta di canale obbligato inconsapevole, la impoverisce della sua natura essenziale e la limita.
Se pensiamo al concetto di obbligo morale, molti di noi sentiranno risuonare la sua spiegazione in quanto riconosciuta per appartenenza: a livello inconscio spesso sottostiamo a dettami educativi che abbiamo fatto nostri inconsapevolmente. Li riconosciamo solo nel momento in cui scatenano una dissonanza interiore tra l'agire e il sentire del cuore. Il pensiero segue razionalmente quanto acquisito senza operare alcun tipo di discernimento. Il cuore ne ravvisa l'incongruenza e scatena in noi una sorta di inquietudine e di insoddisfazione. Riconoscere le radici di questa percezione non è sempre facile, in quanto affondano nell'infanzia e fanno parte del bagaglio culturale familiare che ci è proprio. Per questo motivo fanno parte della nostra normalità e con il crescere della consapevolezza ne annusiamo la contraddizione. 
Il lavoro che deve essere svolto per acquisire maggiore libertà nasce dalla consapevolezza dei limiti imposti da ciò che è la nostra normalità e dai suoi vincoli mentali. Si tratta, infatti, di percorsi abituali che attiviamo inconsapevolmente  e che scatenano sensi di colpa  se tentiamo di deviarne la direzione. Ogni passo deve quindi essere diretto dalla consapevolezza, disgregando poco per volta lo schema mentale abituale. 
Ecco che colui che guarda si eleva oltre per vedere e riconoscere ciò che limita l'espressione e la vincola.


Disegni Donatella Coda Zabetta

sabato 17 agosto 2024

E POI CI SONO IO

Ho appena finito di leggere: "E poi ci sono io" di Kathleen Glasgow.
Un libro intenso che esplora gli abissi di un dolore così soverchiante da sfociare nell'autolesionismo. Ne indaga i risvolti psicologici e il potere. 
Ti trasporta all'interno di un buco nero dove a tratti manca l'aria e il respiro si amplia con i tentativi della protagonista di recuperare il controllo.
Mi è capitato anni fa di conoscere una adolescente che si tagliava: leggere questo volume, scritto da un'autrice che ha trovato il coraggio di raccontare la storia delle sue cicatrici, mi ha aiutato a comprendere meglio questo disturbo.
L’autolesionismo è un fenomeno diffuso infatti, il 20% degli adolescenti in Italia e il 25% in Europa (OMS, 2018) si fa del male, si taglia o si infligge un danno fisico intenzionalmente.  Secondo Vicari (responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma) i tentativi di suicidio e autolesionismo sono aumentati del 30% da ottobre 2020 a gennaio 2021. Con l’inizio della seconda ondata della pandemia da COVID-19. 

Per saperne di più allego alcuni link:
https://apc.it/wp-content/uploads/2022/09/libro-abstract-2022-DEFINITIVO-14-SETTEMBRE.pdf#page=36
https://www.ospedalebambinogesu.it/autolesionismo-79956/ 
https://www.stateofmind.it/autolesionismo/
https://etd.adm.unipi.it/t/etd-10302023-124205/
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/la-cicatrice-francese-e-lautolesionismo-nei-ragazzi





martedì 6 agosto 2024

LEZIONI DI CHIMICA

Ho appena terminato la lettura di questo volume di Bonnie Garmus. 
Un romanzo intelligente, stimolante, divertente, geniale, ricco di spunti di riflessione.
 
 "Ogni volta che dubitate di voi stesse,
ogni volta che avete paura, ricordate:
il coraggio è alla base del cambiamento
e il cambiamento è ciò a cui siamo chimicamente destinati."

Scrive Garmus incitando ognuno di noi a prendersi l'impegno di non trattenersi e di non accettare supinamente l'idea che altri hanno di ciò che possiamo o non possiamo fare. 
Un monito a progettare e costruire il proprio futuro trascendendo le categorie e le limitazioni culturali di una società inchiodata dagli stereotipi.

Se non avete ancora scelto la lettura per le vacanze, questo libro porterà una ventata di aria fresca ad alleviare la calura estiva.







martedì 23 luglio 2024

CHE COS'È L'AUTISMO

 Oggi voglio proporre una riflessione prendendo spunto dal volume di Steve Silberman: "Neurotribù. I talenti dell'autismo e il futuro della neurodiversità"

Silberman nel suo volume riporta che in anni recenti, i ricercatori hanno determinato che gran parte dei casi di autismo affonda le sue radici in geni molto antichi e ampiamente condivisi dalla popolazione generale, anche se maggiormente concentrati in alcune famiglie. Non si tratta, quindi, di rare mutazioni o di un prodotto della civiltà moderna, ma di uno "strano dono" del nostro passato profondo, tramandato attraverso milioni di anni di evoluzione.
Secondo i sostenitori della neurodiversità, la società non dovrebbe guardare all'autismo come un errore di natura, ma come una parte preziosa del patrimonio genetico dell'umanità di cui prendersi cura, migliorando gli aspetti che possono essere profondamente disabilitanti in mancanza di adeguate forme di supporto. Elaborare forme opportune di sostegno e accoglienza è una responsabilità sociale e parte dal presupposto che "dobbiamo imparare a pensare in un modo più intelligente a chi pensa diversamente".

Questa riflessione riporta il focus all'importanza di un'azione consapevole volta a sostenere e accogliere la neurodiversità più che tentare di risolverla. 
La società dovrebbe aiutare le persone autistiche e le loro famiglie a vivere vite più felici, sane, produttive e sicure nel presente. 
In questo passaggio è, a mio avviso, racchiuso il seme di una profonda trasformazione sociale da un punto di vista valoriale ed evolutivo.
Il mio impegno con I Bambini delle Fate nasce da questa consapevolezza.
Il mio sogno nel cassetto è quello di creare una rete di competenze che unisca profit e no profit a beneficio della collettività nel rispetto della sua neurodiversità.
Un sogno importante che per la sua realizzazione richiede apertura e la presenza di molti altri coraggiosi sognatori a condividerne la bellezza.
A Biella, Novara-Vercelli e Torino abbiamo iniziato a sognare e a mettere radici. 
Sono a disposizione delle aziende piemontesi per coinvolgerle in questo prezioso viaggio di crescita condiviso.
Contattatemi.


Oropa - foto Donatella Coda Zabetta





mercoledì 26 giugno 2024

PIÙ DI UN DONO - BIELLA SCARPE ConTe'

Baron-Cohen, nel suo volume "I geni della creatività" scrive che la neurodiversità è semplicemente un dato di fatto, così come lo è la biodiversità e diversi tipi di cervello si sono probabilmente evoluti per adattarsi meglio a particolari nicchie ambientali. Per dirla con Einstein: "Tutti sono dei geni, ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero, si passerà la vita credendo che sia stupido." Come ribadisce Baron-Cohen ognuno di noi dovrebbe essere giudicato per quello che può fare, non per quello che non può fare.
La visita per l'iniziativa Più di Un Dono a BIELLA SCARPE S.P.A. | Conte' Scarpe Moda, mi ha indotto a riflettere profondamente su queste parole.
In primis, gli splendidi ragazzi della Banca del Tempo Sociale.
Andrea ha stupito tutti per la sua capacità di ricordare perfettamente i nomi , sentiti una sola volta, delle tante persone conosciute durante la visita. (Per me non è così facile, anzi, spesso, chiedo cortesemente di ripeterli quando mi vengono presentate più persone contemporaneamente.) Ha condiviso la sua bravura negli sport, lo sci in particolare, proprio durante la visita al reparto sportivo di Biella Scarpe Con Te', mostrandoci orgoglioso la sua medaglia d'oro.
Nicolò mi ha commosso quando ha raccontato la sua esperienza all'interno della Banca del Tempo Sociale: la sua voglia di mettersi in gioco e di fare del bene, gli ha offerto, di rimando, la possibilità di fare nuove e preziose amicizie su Biella, colmando il senso di solitudine generato dalla frequenza di una scuola lontana da casa. La scelta di impegnarsi nel progetto anche il prossimo anno è già una certezza. Ho ammirato il suo coraggio e la sua consapevolezza.
Giada è stata partecipe e interessata. I suoi piccoli gesti di gentilezza nei confronti di Andrea e Nicolò mi hanno scaldato il cuore.
Le referenti di Biella Scarpe ConTe' che ci hanno accompagnato, Margherita, Laura e Micaela, sono state accoglienti, attente e disponibili come tutte le persone che abbiamo avuto modo di incontrare all'interno dell'azienda. Ognuna nella sua unicità ci ha donato il tempo, ascolto e apertura.
La parte finale della visita è stata splendida. Tutti i dipendenti al fianco di Mariella, la titolare, si sono riuniti per accoglierci in un abbraccio condiviso: dopo essersi raccontati svelandoci la complessità della gestione aziendale, ci hanno offerto la possibilità di raccontarci a nostra volta.
Sono convinta che l'iniziativa Più di Un Dono de i Bambini delle Fate sia un generatore di ricchezza, oltre ad essere concreta manifestazione della meravigliosa rete territoriale biellese che insieme a Domus Laetitiae abbiamo creato e che unisce imprese, scuole, famiglie, ragazzi e Provincia di Biella.




lunedì 24 giugno 2024

PIÙ DI UN DONO - MOLLE INDUSTRIALI CONTE SRL

Simon Baron-Cohen dirige il Centro di ricerca sull'Autismo presso l'Università di Cambridge. Nel suo volume "I geni della creatività. Come l'autismo guida l'invenzione umana" approfondisce il concetto di "neurodiversità" definendolo rivoluzionario, in quanto introduce una concezione del mondo radicalmente nuova che postula una grande varietà di cervelli, tutti ugualmente naturali, al posto della vecchia, scorretta visione binaria che contrappone normalità ad anormalità.
Ho apprezzato la bellezza della "neurodiversità" durante la visita allo stabilimento Molle Industriali Conte Srl di Torino, in occasione dell'iniziativa Più di Un Dono de i Bambini delle Fate con la Cooperativa Sociale f.i.ABA TORINO, con Salvatore, Lorenzo, Nicolò e Andrea. Grazie a Paola e Massimo, imprenditori illuminati, i ragazzi hanno potuto esplorare un mondo a loro estraneo in un contesto aperto, accogliente e attento alle loro esigenze. Insieme abbiamo osservato come nascono le molle e vengono collaudate, abbiamo compreso i loro diversi utilizzi e conosciuto persone splendide che hanno azionato i macchinari per offrirci la possibilità di sperimentare concretamente le loro parole. La visita si è conclusa nella zona ricreativa dell'azienda dove al rinfresco è seguito un momento di svago condiviso.
Riporto i commenti dei ragazzi durante il viaggio di rientro perché sono in grado di esprimere appieno la gioia, la felicità e la bellezza che hanno contraddistinto questa esperienza.
Lorenzo, ragazzo di 13 anni carinissimo e attento, ha detto di aver sentito e risentito gli odori del film della Fabbrica di Cioccolato di Tim Burton proprio come quei bambini che erano stati invitati a visitare lo stabilimento di Willy Wonka. I cicli di produzione delle molle lo hanno entusiasmato.
Nicolò, bambino di 10 anni, ha trovato in Giulia, la figlia di Paola, un’amica accogliente con la quale esprimersi liberamente. Ha riportato di essersi sentito coinvolto e gentilmente inserito in una relazione calda fatta di reciprocità e condivisione.
Andrea, bambino di 9 anni, ha riferito con leggerezza ed entusiasmo di aver trovato in azienda tutte persone simpatiche che gli hanno permesso di sentirsi parte di una grande famiglia.
Salvatore, ragazzo di quasi 18 anni, ha trovato nella relazione con Paola e Massimo un luogo ideale dove sentirsi se stesso. A più riprese ha espresso il desiderio di voler, in futuro, lavorare in un clima analogo dove tutti sono rispettati e amati.
Infine, i ragazzi tutti hanno espresso con entusiasmo sentimenti di gioia e felicità legati all’esperienza positiva dell’accoglienza in azienda. Hanno insieme condiviso la scoperta reciproca ed espresso la volontà di tornare presto a salutare Paola e Massimo, con la consapevolezza ormai di ritrovare degli amici.





martedì 11 giugno 2024

BUONGIORNO NELLA CONSAPEVOLEZZA

Oggi il giorno si apre con una riflessione di Stefania Andreoli, tratta dal suo ultimo volume: 

- Io,te, l'amore.Vivere le relazioni nell'era del narcisismo -

"Chi metaforicamente spariglia le carte sollecita la sonnolenza di chi vive di abitudini."

Da questo breve spunto dalle infinite sfumature, auguro a tutti il buongiorno.


Foto Donatella Coda Zabetta










lunedì 10 giugno 2024

PRENDERSI CURA

Sabato scorso, durante una passeggiata, ho visto questa femmina di svasso maggiore che, insieme al maschio, si prendeva cura delle uova  ed è stato naturale riflettere sul valore e sulla bellezza del prendersi cura come atto d'amore. Un atto d'amore che, per manifestarsi, richiede tempo, impegno, dedizione, perseveranza e sacrificio.
Il prendersi cura ha molte sfumature, ma affonda le sue radici nella cura di sè. In un mondo in corsa e continuamente focalizzato al raggiungimento di un risultato, lo spazio del prendersi cura si è irrimediabilmente contratto mettendo a rischio il nostro stesso benessere psico-fisico. Così osserviamo la realtà che ci circonda con la stessa inconsapevolezza con cui affrontiamo i nostri malesseri.
La natura è sempre una splendida maestra di vita e osservarla scalda il cuore e illumina lo sguardo.



Foto Donatella Coda Zabetta -  Lago di Viverone

sabato 8 giugno 2024

Tutta la vita che resta

Ho appena terminato di leggere il libro di esordio di Roberta Recchia. 
Una storia che ti cattura fin dalle prime pagine per poi trascinarti in una lettura a perdifiato fino alla fine. 
È un libro intenso, a tratti feroce, denso di spunti di riflessione, carico di emozioni, profondo, che ti ancora al sentire e lo rimette in discussione continuamente. Come lettrice ho osservato il dispiegarsi della storia e più di una volta mi sono chiesta quale sarebbe stato il mio comportamento in situazioni così sfidanti. Calandomi di volta in volta nei personaggi ne ho assaporato la forza e la fragilità, sono entrata in risonanza con le loro emozioni e il loro dolore, ne ho ammirato la pazienza e l'apertura.
Un filo invisibile e luminoso ha sempre illuminato le parole di fiducia e di speranza, anche quando il buio sembrava collassare la narrazione in un baratro infinito.


lunedì 22 aprile 2024

DECISIONE O SCELTA?

Bromberg offre, a questo proposito, un interessante spunto di riflessione nel suo volume "Clinica del trauma e della dissociazione. Standing in the Spaces" (pag. 232-233):
"Il termine decisione comporta un controllo personale; un controllo autosufficiente sulla realtà oggettiva e sulle diverse opzioni, che garantisce la possibilità di scegliere quella "giusta". Il termine scelta comunica un difficile processo in cui si guadagna qualcosa di valore solo al costo di qualcos'altro. Comporta la capacità di riconoscere che la propria padronanza della situazione non è perfetta e che il conflitto è una parte dolorosa, ma tollerabile dell'essere umano".

Nella nostra vita siamo più propensi a prendere decisioni o ad attuare scelte consapevoli?



martedì 2 aprile 2024

I vizi capitali e i nuovi vizi

Ho letto un altro interessante volume di Umberto Galimberti: "I vizi capitali e i nuovi vizi". Desidero citarne un estratto, consigliandone la lettura per ulteriore approfondimento:
"A nessuno è data la possibilità di scegliersi l'epoca in cui vivere, nè la possibilità di vivere senza l'epoca in cui è nato, non c'è uomo che non sia figlio del suo tempo e quindi in qualche modo omologato.
Accade però che, rispetto alle epoche che l'hanno preceduta, la nostra epoca è la prima a chiedere l'omologazione di tutti gli uomini come condizione della loro esistenza. Non dunque un'omologazione come dato di fatto, ma un'omologazione di principio, le cui ragioni vanno ricercate in quella condizione per cui, nell'età della tecnica e dell'economia globale, lavorare significa
col-laborare all'interno di un apparato, dove le azioni di ciascuno sono già anticipatamente descritte e prescritte dall'organigramma per il buon funzionamento dell'apparato stesso." (pag. 75)
In queste poche righe, che sono esaurientemente spiegate nelle pagine successive del libro, Galimberti evidenzia un nodo cruciale della nostra civiltà: l'atto di nascita della coscienza conformista e l'accettazione indiscussa dell'esistente senza la minima cura della sua qualità morale.
Questa consapevolezza mette in luce "l'illusione di libertà" che ci caratterizza e ci incatena.
Per guardare alle cose cambiando prospettiva è fondamentale trovare il coraggio di ascoltarsi e tornare a fare esperienza rispettando la propria unicità e accogliendo quella dell'altro.
Oggi 2 Aprile nella Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo mi piace riflettere sull'importanza di altri scenari possibili a scardinare gli schemi ai quali siamo abituati.
Quando propongo i progetti de i Bambini delle Fate mi è capitato spesso di scorgere l'emersione di paure inconsce e intense emozioni in chi ascolta qualcosa che esula dal suo conosciuto: la reazione più immediata è la chiusura. Ci vuole coraggio per aprirsi a uno scenario che la realtà del conformismo pone ai margini stigmatizzandolo. Scegliere consapevolmente di farne parte rappresenta un atto di libertà.
La trasformazione della società descritta da Galimberti può realizzarsi solo con la manifestazione di altri scenari possibili e la maturazione interiore necessaria a vederli.





lunedì 11 marzo 2024

Lo Sviluppo Transpersonale - Roberto Assagioli

Ieri ho visto con piacere il film documentario: "Roberto Assagioli - Lo scienziato dello spirito" ed è stato naturale riprendere in mano alcuni volumi di questo importante autore. Ho trovato molto interessante la psicosintesi e considero la sua meta di armonizzazione della personalità e di integrazione nel mondo esterno quanto mai attuale. Vi sono sempre più persone che, consciamente o inconsciamente, aspirano a entrare in contatto con un'interna dimensione superiore attraverso uno sviluppo transpersonale.
Condivido un estratto tratto dal volume di Assagioli "Lo sviluppo transpersonale" per uno spunto di riflessione:

Troppo spesso dimentichiamo che, non  la quantità delle opere ha valore, bensì la qualità dell'azione e che, anche verso gli altri e per il loro bene, il primo e più urgente dovere è quello di migliorare noi stessi.
"Ogni anima che si eleva, eleva il mondo", ha detto una mistica moderna, Elisabetta Leseur. Ogni passione domata, ogni errore corretto, significano un pericolo in meno per tutti; ogni nuova luce di saggezza che risplende in noi, ogni nuova forza morale sviluppata, ogni sentimento superiore suscitato, costituiscono già di per se stessi un beneficio per l'umanità. Questi tesori spirituali tendono da sé a diffondersi in mille modi, senza sforzo cosciente, anche a nostra insaputa, manifestandosi in ogni parola, in ogni atto, con una irradiazione invisibile, ma potente. Invece, di solito, trascuriamo questo dovere fondamentale e presuntuosi, impazienti e leggeri ci sobbarchiamo senza esitare l'arduo compito di migliorare...gli altri.
... come dice Tagore in uno dei suoi fini e saggi aforismi "Chi è troppo assorto nel fare il bene, non ha tempo per essere buono" (pagg. 204/205).






martedì 20 febbraio 2024

L' ENERGIA DELLA RETE - BANCA DEL TEMPO SOCIALE: LEGAMI OLTRE LE DIFFERENZE

Da un paio d'anni percepivo la spinta a investire energie nelle relazioni. La pandemia aveva stimolato in me una profonda introspezione e, di fronte alla chiusura da essa determinata, sentivo quanto fosse importante fare rete e unire le energie in un intento comune. Nutrivo nel cuore questa visione e, sebbene i miei tentativi razionali di canalizzarla non avessero dato frutti, ero restata in apertura e ascolto. Quando arrivò la proposta de "I Bambini delle Fate" la accolsi con stupore: si trattava di un lavoro che non avevo mai considerato, in grado di unire le competenze imprenditoriali che avevo acquisito in passato alla visione del presente. 
Il mio cuore aveva illuminato la via ed ero pronta a fluire con l'esistenza, lasciando scorrere l'energia in sintonia con gli eventi.
Immaginai un’onda e le correnti che la generano come un insieme coeso. Ogni goccia si muove con le altre seguendo il ritmo e la direzione delle correnti abbandonandosi a esse e al movimento dell’insieme “onda”. In questo modo l’onda ammortizza l’impatto con la scogliera e torna a esistere in una dimensione differente.

Mi immaginai come parte di una totalità che ci comprende e allo stesso tempo ci trascende: l’energia rete. In questa rete noi ritroviamo la nostra unicità, ma anche la forza della totalità. 

Compresi quanto fosse importante allargare la visione all’insieme invece di focalizzarla su un fotogramma personale limitato: l’onda è parte dell’oceano, ma rappresenta l’oceano stesso nel momento in cui si muove, si adatta e si trasforma con esso.


Iniziai a lavorare per I Bambini delle Fate 9 mesi fa e oggi osservo con gioia la manifestazione della prima rete-onda.

Giovedì 22 febbraio 2024 I Bambini delle Fate insieme ad imprenditrici e imprenditori del territorio e la Provincia di Biella, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, le Associazioni A.gen.da., Angsa e la Cooperativa Big Picture Learning, presentano la Banca del Tempo Sociale - Legami oltre le differenze: un progetto dedicato all'inclusione sociale.


Grazie di cuore a tutti coloro che partecipano a questo importante progetto.

I sogni sono importanti tanto quanto il coraggio del sognatore di immaginarne la realizzazione. 

Donatella


Foto Donatella Coda Zabetta




mercoledì 14 febbraio 2024

NON TI MANCHI MAI LA GIOIA

Ho letto l'ultimo volume di Vito Mancuso "Non ti manchi mai la gioia. Breve itinerario di liberazione" e ne consiglio la lettura: evidenzia le trappole che ci attanagliano e stimola una profonda analisi sul processo di liberazione che ognuno di noi è in grado di attivare quando ne diviene consapevole.
Un estratto in particolare ha catturato la mia attenzione e ho scelto di riportarlo integralmente anche se il suo significato è meglio comprensibile all'interno del contesto in cui è inserito.

"La guarigione? Io credo che essa possa arrivare solo da un concerto di forze, di tutte le forze sane della politica, della scienza, della cultura, delle religioni. Credo però che il ruolo principale spetti all'economia, perché proprio da dove ha origine la malattia può scaturire la guarigione, come insegna l'etimologia del termine greco phármakon che significa sia "veleno" sia "medicinale". Alle aziende sane a partecipi del bene comune spetta un grande compito; correndo il rischio della retorica, direi una missione." (pag.44)

Condivido questa riflessione e con I Bambini delle Fate vivo ogni giorno la bellezza della rete di responsabilità sociale che sta coinvolgendo tante aziende di tutti settori, illuminate e partecipi del bene comune. È una grande gioia essere parte di questa trasformazione.







mercoledì 24 gennaio 2024

PENSIERI DI LIBERTÀ

Sto leggendo l'ultimo volume di Vittorino Andreoli: "La dittatura del denaro. Contro le menzogne dell'economia" e una frase mi ha colpito al punto da indurmi a profonde riflessioni.
La condivido integralmente:
"La libertà ha senso solo dentro i limiti e la si esprime proprio superando con la propria forza i limiti insopportabili. Ecco la libertà: non trovarsi dentro il mondo con la percezione che tutto, attorno a te e dentro di te, sia dolore."
Questo pensiero è molto significativo, soprattutto in un contesto come quello attuale, così sfidante e diretto dal potere sociale.
Per quanto mi riguarda, ho immediatamente pensato alla natura e alla sua bellezza e a quanto sia semplice perdere la capacità di vedere e di meravigliarsi di fronte ad essa quando si è sommersi dai problemi e dalle difficoltà. Mi sono così ripromessa di nutrire con costanza questa mia capacità percettiva e di estenderla alla quotidianità focalizzando l'attenzione sulla bellezza di un gesto di gentilezza, di un sorriso, di un nuovo incontro...