Vi è mai capitato di fare un fermo immagine della vostra vita e avere la sensazione di correre e basta?
Quante volte ci si ritrova in qualche posto (al lavoro, fuori da scuola, a casa...) senza essersi resi conto del tragitto fatto per raggiungerlo? Come se la nostra mente avesse avuto un vero e proprio black out. In realtà, la nostra mente è stata super efficiente nel travolgerci di pensieri e ha installato il pilota automatico senza che neanche ce ne accorgessimo. Se ci soffermiamo a pensarci, potremmo realizzare quanto tempo della nostra vita proceda con il pilota automatico e scorra in assoluta inconsapevolezza seguendo i binari prefissati dell'abitudine e degli schemi mentali che ci caratterizzano.
Mi piace visualizzare questo lasciarsi vivere dettato dagli automatismi con la fotografia di due mani che tentano di trattenere della sabbia tra le dita ... mentre questa scivola via lasciando dietro di sè un senso di vuoto e di inutilità.
La vita è il nostro viaggio.
Un viaggio fatto di esperienze, alcune bellissime altre dolorose, che ci aiutano a conoscerci e ad ascoltarci; un viaggio fatto di relazioni, per sperimentare l'amore in tutte le sue sfumature; un viaggio fatto di scoperte e di riscoperte, per comprendere chi siamo; un viaggio nella natura, per ritrovare quell'armonia che ci permette di stare bene con noi stessi; un viaggio dentro di noi, al di là dello spazio e del tempo.
Perché correre tanto quando il vero significato è nel viaggio stesso?