Sto leggendo l'ultimo volume di Vittorino Andreoli: "La dittatura del denaro. Contro le menzogne dell'economia" e una frase mi ha colpito al punto da indurmi a profonde riflessioni.
La condivido integralmente:
"La libertà ha senso solo dentro i limiti e la si esprime proprio superando con la propria forza i limiti insopportabili. Ecco la libertà: non trovarsi dentro il mondo con la percezione che tutto, attorno a te e dentro di te, sia dolore."
Questo pensiero è molto significativo, soprattutto in un contesto come quello attuale, così sfidante e diretto dal potere sociale.
Per quanto mi riguarda, ho immediatamente pensato alla natura e alla sua bellezza e a quanto sia semplice perdere la capacità di vedere e di meravigliarsi di fronte ad essa quando si è sommersi dai problemi e dalle difficoltà. Mi sono così ripromessa di nutrire con costanza questa mia capacità percettiva e di estenderla alla quotidianità focalizzando l'attenzione sulla bellezza di un gesto di gentilezza, di un sorriso, di un nuovo incontro...