martedì 31 maggio 2022

RESISTERE

 Resistere.
Cosa significa resistere?
Resistere significa opporsi al fluire dell'esistenza.

Resistere è fermare il momento con la convinzione che sia possibile farlo.
Resistere è opporsi al percorso esperienziale necessario alla crescita.
Resistere è manifestare la presunzione di poter controllare la vita.

Vi è una sana resistenza?
No.

La resistenza non è mai sana in quanto cristallizza l'esperienza e la radica nell'immobilità.
Resistere è allontanarsi dalla natura propria delle cose: il movimento.
Non si può resistere all'infinito in quanto le forze implicate nella resistenza sono importanti e inevitabilmente giungeranno ad esaurimento. Quando questo accade la vita può riprendere il suo corso dal punto in cui si è bloccata. Lo spazio tempo si comprime nell'assenza di movimento per poi espandersi nuovamente e manifestarsi nel movimento.

Cos'è la cristallizzazione se non la morte dell'anima?
Cos'è la morte dell'anima?
La rinuncia all'incarnazione.
Perché questo avviene?

Le motivazioni sono molteplici, ma alla base delle stesse vi è una profonda inconsapevolezza e un dispiegarsi delle forze più materiali della natura umana.
Vi è una sorta di delirio di onnipotenza teso al controllo e alla manipolazione. Vi è mancanza di accettazione e consapevolezza. Vi è l'orgogliosa presunzione della conoscenza intesa come potere sulla manifestazione.

Perché quindi resistere?
Perché opporsi?
Perché adombrarsi?

Non c'è amore nella resistenza. C'è solo la brama del possesso e del desiderio manifestato di essere in grado di dirigere gli eventi.
Lasciare andare è la via. L'unica via verso il centro del cuore. L'amore non possiede, non controlla, non resiste.
L'amore fluisce e nel suo fluire accoglie e si espande.
Come il corso d'acqua aggira gli ostacoli per continuare a fluire, l'amore avvolge e devia il suo corso di fronte alla resistenza.



Pralungo - Donatella Coda Zabetta

venerdì 27 maggio 2022

ESISTERE

 Esistere.
Cosa significa esistere?
Essere nell'esistenza, nella manifestazione.
Incarnati.

Significa scegliere. 
Scegliere di fare esperienza, di sbagliare per imparare e crescere, di sperimentare la vita per ritrovarla al centro della propria natura come espressione di sé.
Significa aggiustare, guarire, raddrizzare la mira dei propri intenti e delle proprie priorità.
Significa osservarsi, specchiarsi, ritrovarsi, riconoscersi grazie all'altro da noi.
Significa vedere e ascoltare.

Le parole a volte ci trascinano via, a percorrere labirinti fini a se stessi.
Solo se sono ancorate al cuore le parole segnano vie e colorano visioni.
Il mondo che ci circonda è lo stesso che il nostro sguardo osserva. È specchio del nostro sentire, delle nostre aspettative, dei nostri giudizi. Spesso è fin troppo diretto nel rimandarci le nostre parti più nascoste affinché possiamo vederle, riconoscerle e trasformarle.

Non vi è mondo che non sia stato immaginato.
Non vi è immaginazione confinata ad un unico mondo.



Fondotoce - Donatella Coda Zabetta



giovedì 26 maggio 2022

VIAGGIARE

 Viaggiare nel tempo e nello spazio. 
Viaggiare esternamente e internamente. 
Viaggiare per scoprire, conoscere, comprendere, crescere.
Viaggiare per aprirsi a nuovi orizzonti, per ampliare lo sguardo.
Viaggiare per entrare in mondi inesplorati e confrontarsi con se stessi.
Viaggiare per muoversi e vivere con totalità.

Ci sono diversi tipi di viaggi e diversi modi di viaggiare. Ognuno di loro è determinato dalle nostre scelte. Ci sono viaggi di piacere e viaggi di dolore. Viaggi leggeri e viaggi faticosi. Ogni viaggio porta con sè le esperienze di cui abbiamo bisogno per crescere. 
Viaggiare è confrontarsi con il proprio mondo interiore specchiandolo in ciò che incontriamo e percepiamo al di fuori di noi. Ogni movimento esterno specchia un movimento interno che forma la nostra identità e la definisce. A volte ci sono movimenti consapevoli, altre volte inconsapevoli. Le scelte che possiamo operare sono infinite, come infiniti sono i mondi della nostra interiorità. Scoprire se stessi è un viaggio intenso, a tratti faticoso, ma sempre interessante.
Nessun viaggio è mai fine a se stesso in quanto parte da noi per farvi ritorno. Nel tragitto manifestiamo la nostra natura, la conosciamo, la apprezziamo, a volte la detestiamo. Gli ostacoli del viaggio ci insegnano l'accettazione, ci mostrano l'intensità del nostro intento e ci illustrano la nostra direzione. Direzione che possiamo scegliere di perseguire o di cambiare.
L'esplorazione è fatta di osservazione, ascolto e sentimento.



Il Toce - Donatella Coda Zabetta

lunedì 23 maggio 2022

PRESENTAZIONE "LEILA UNA STORIA COME TANTE"

 Venerdì 27 Maggio 2022 alle 21,00 sarò in Biblioteca a Cigliano 
per parlare di Leila con una carissima amica, 
autrice a sua volta di volumi che ho molto amato.
Sono felicissima di questo incontro e spero partecipiate numerosi
per condividere con noi
spunti di riflessione, ascolto, dialogo e tanta magia.