sabato 23 dicembre 2017

CHE L'AVVENTURA ABBIA INIZIO

Quando si prende un aereo per andare lontano è sempre una grande emozione. Lasciare ciò che si conosce e l’abitudine della quotidianità per aprirsi al mondo, ci rimette in gioco e ci offre nuove prospettive di ascolto.
Ieri è iniziata la mia avventura per un Natale alternativo, al sole delle Maldive: Makunudu, la destinazione.  Dopo un viaggio aereo lungo, ma senza disagi (con l’età si tende a prediligere compagnie di linea ai charter low cost) sono arrivata a Male. 
L’impatto con il clima è stato immediato, da qualche grado sopra lo 0° C a 27° C, ed il corpo ha sentito il contraccolpo: il vento lo ha alleggerito, ma ha reso il viaggio in barca veloce un’esperienza indimenticabile  e saltellante tra le onde. L’approdo a Makunudu è avvenuto dopo circa 45 minuti e la gentilezza maldiviana lo ha reso speciale, al di là dello sguardo velato di stanchezza.
La naturale bellezza dell’isola ed il suo silenzio, rotto solo dall’infrangersi delle onde sulla battigia, dal frusciare del vento tra le foglie e dallo stridio dei gabbiani, l’intimità e la riservatezza delle stanze avvolte dalla vegetazione con la loro spiaggetta riservata, il mare con i suoi colori sfumati dal turchese al blu, hanno svelato il paradiso che avrebbe accolto la mia settimana.
Ho scelto quest’isola proprio per la sua semplicità. Non amo la vivacità dei grandi resort .
Svegliarsi tra i colori della natura è meraviglioso, la sua intimità lo è. Assaporare la cucina di un’altra cultura, aprirsi ad idiomi non abituali, a sorrisi e volti sconosciuti, rende il buongiorno ricco e piacevole.
Il tempo si dilata disperdendo i ritmi frenetici della quotidianità e lo spazio si espande con i suoi fili invisibili a creare armonia e pace.





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