lunedì 3 febbraio 2014

PER FARE UN MANAGER CI VUOLE UN FIORE - Niccolò Branca - Mondadori

Oggi vi propongo un libro che mi è piaciuto moltissimo e che ho letto tutto d'un fiato. Nella sua semplicità e scorrevolezza offre al lettore grandi spunti di riflessione su cui soffermarsi. 
Ne riporto un estratto affinché ne possiate assaporare i contenuti:

SCEGLIERE

Di fronte alla necessità di compiere una scelta, spesso andiamo in tilt. Perché scegliere significa perdere qualche cosa per andare incontro all'ignoto.
Così, gran parte delle volte, invece di accogliere con entusiasmo ciò che è nuovo e sconosciuto, focalizziamo la nostra attenzione solo su ciò che, con tutta probabilità, perderemo. E questo, di fatto, ci rende incapaci di compiere una scelta. Succede un po' come nel paradosso medioevale dell'asino di Buridano che, posto tra due cumuli di fieno e non sapendo scegliere quale mangiare, muore di fame a causa della sua incertezza.
Di solito ci affidiamo alla nostra razionalità, al pensiero. Bisogna, invece, imparare a sentire nel profondo di noi stessi, al di là della logica razionale, qual è la cosa più giusta da fare.
La scelta dovrebbe essere sentita con la totalità del proprio essere, non solo a livello intellettivo, ponendo un'estrema attenzione alla direzione che intendiamo seguire. Poi, quando dentro di noi percepiamo che è quella la cosa giusta da fare, dobbiamo aderire alla nostra scelta, senza stare tanto a rimuginarci su.
Poche persone, in effetti, hanno la forza di prendere la vita nelle proprie mani, con tutto il senso di responsabilità che ciò richiede. Non incolpano niente e nessuno delle loro scelte o di quel che accade nelle loro esistenza, perché sono consapevoli di esserne i veri  fautori. Vivono in una sintesi perfetta di cuore, intelligenza e coraggio, perché hanno lavorato instancabilmente per liberarsi da tutti i condizionamenti e da tutti i conformismi. Sono dei veri e propri rivoluzionari della coscienza e fanno paura ai poteri forti, perché vivono nella libertà, non sono manipolabili, non sono condizionabili, non cercano sicurezza in niente e in nessuno.
Da loro sgorga una grande fiducia, poiché vivono appieno e in sintonia con il Flusso.



Queste parole hanno risuonato profondamente in me. La scelta di ribaltare la mia vita da un momento all'altro non fu affatto semplice da intraprendere. Mi portò a fare i conti con la razionalità, con i miei schemi mentali, con le mie paure e debolezze: la libertà di compiere una scelta dettata dal cuore era indissolubilmente collegata alla responsabilità di portarla avanti con coraggio e determinazione. Questo mio passaggio durò diversi mesi e mi cambiò profondamente. 
Credo che lo stesso passaggio, compiuto da chi riveste un ruolo importante nella società, sia ancor più difficile e richieda un grandissimo coraggio.  Ma proprio grazie a persone come Niccolò Branca, pronte ad ascoltare il proprio cuore e a mettersi in gioco totalmente, il cambiamento dell'uomo potrà manifestarsi. 
Persone speciali che trasmettono fiducia, il cui esempio rappresenta un faro nel buio della disillusione: un imprenditore con il coraggio, l'intelligenza e la lungimiranza di portare la consapevolezza all'interno del mondo economico ed aziendale per diffondere una prospettiva unitaria che stimoli la trasformazione individuale per giungere al cambiamento della società in cui viviamo.
Grazie di cuore.

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