sabato 3 maggio 2014

IN VIAGGIO

La vita è un' esperienza continua e ininterrotta. Non esiste una destinazione finale alla quale tendere. Il viaggio in sé è vita, senza aspettative, obiettivi o destinazioni da raggiungere: il danzare assaporando il presente, le sue gioie ed i suoi dolori, senza preoccupazioni, con la consapevolezza che nulla dura per sempre ... tutto cambia e si trasforma incessantemente.
Avete mai provato a meditare su cosa fare dopo aver raggiunto una presunta destinazione? 
Passiamo la vita a rincorrere aspettative, bisogni, traguardi personali e professionali e ci perdiamo nel frattempo ogni  esperienza del presente. Siamo così centrati sulla meta finale da non vedere altro. 
Il vissuto diviene una pellicola osservata con la funzione "avanti veloce" e i fotogrammi si susseguono ininterrottamente nella nostra inconsapevolezza. Poi la pellicola finisce e imbarazzati guardiamo lo schermo vuoto della nostra vita, nessun luogo dove andare: che senso aveva tutto questo? 
Abbiamo faticato tanto, ci siamo preoccupati, arrabbiati, ammalati, abbiamo sofferto ... per arrivare a questo?
Ed allora siamo obbligati a farci un nuovo film, da scorrere veloce, per non fare i conti con le implicazioni che ci troviamo ad affrontare. Inseriamo nella nostra mente una nuova meta e ... la pellicola scorre via veloce verso un nuovo desiderio con l'illusione che il raggiungerlo ci possa far sentire realizzati!




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