martedì 13 maggio 2014

ALIMENTAZIONE VEGETARIANA O NO?

Oggi ho scelto di toccare un argomento controverso. Devo ammettere che sono stata stimolata a farlo da un commento ad un post e considerando che nulla avviene mai per caso ... ho deciso di buttarmi e di esprimere il mio punto di vista, consapevole che potrà scatenare reazioni contrastanti.
Premetto che la consapevolezza è indissolubilmente legata al rispetto delle scelte individuali, quali esse siano e desidero dedicare alcune parole a spiegarne la motivazione.
Uno dei primi insegnamenti ricevuti nel percorso verso la consapevolezza è stato quello di ricercare sempre l'equilibrio. Ho compreso che il dualismo manifestato, così importante per il manifestarsi della libertà umana, se osservato con la mente induce l'uomo inconsapevole a dividere ogni cosa etichettandola come "giusta" o "sbagliata" e gli estremismi che ne scaturiscono sono sempre molto pericolosi perché non fanno che incrementare quella percezione separativa legata all'energia della materia. Ma noi non siamo solo materia, come non siamo solo Spirito. La nostra totalità li racchiude entrambi. Per dare spazio all'essenza spirituale è però necessario aumentare la propria energia vibrazionale e arrivare a porre la mente (strumento di discernimento) al servizio del cuore. La prospettiva di osservazione del cuore cambia naturalmente il nostro punto di vista e mi piace immaginarla con il simbolo del Tao, l'universo in assenza di differenziazione. Le due polarità di segno opposto non rappresentano altro che i principi fondamentali dell'universo che interagiscono dinamicamente e continuamente. Non vi è alcun significato morale in questo (buono o cattivo) perché si tratta di elementi di differenziazione complementari: non esiste Luce senza ombra né ombra senza Luce. Il rispetto è quindi la base di una vita vissuta con il cuore. Rispetto verso se stessi e verso gli altri, verso la vita e verso la morte. Vi chiederete dove voglio andare a parare ... proprio sulla morte. Ritengo che alla base di molte delle nostre scelte ci sia una concezione assolutamente mentale della morte. In fondo è l'altro aspetto della vita e come il cuore ci insegna vita e morte si susseguono ininterrottamente in un processo di trasformazione evolutiva chiamato amore. La morte è un passaggio e non la fine di tutto, come tanti schemi mentali ci hanno abituato a credere. Non esiste vita senza morte né morte senza vita. Ogni essere vivente, sia esso un minerale, un vegetale, un animale o un uomo vive, muore e si trasforma: la realizzazione si manifesta nella pienezza di ciascun passaggio. Si può vivere con totalità anche la morte, non solamente la vita: donando ad essa un significato. La natura ce ne offre tantissimi esempi, con la semplicità che le appartiene. Pensiamo all'amore di una madre verso i figli, la forma  di amore più pura esistente nell'incarnazione. A me è capitato spesso, sia con i cani che con i gatti o le capre di assistere al parto di più piccoli e di vedere la madre trascurarne uno, seppur vitale, lasciandolo morire. Ovviamente il mio mentale ha sempre faticato ad accettare questo gesto, ma il mio cuore lo ha osservato alla ricerca di una comprensione al di là di quello che io potevo ritenere "giusto" o "sbagliato". Il cucciolo era meno sviluppato degli altri o forse malato e sarebbe probabilmente morto a distanza di qualche giorno, sottraendo nutrimento importante alla cucciolata. Per questo la madre ha deciso di sacrificarlo, rendendo la sua morte un dono per chi era nato con maggiori possibilità di sopravvivenza. In questo gesto non riesco a non vedere la pienezza della morte: un sacrificio trasformato in vita.
A questo proposito permettetemi un'ulteriore divagazione: nella tradizione Lakota tutti gli animali sono sacri, ma il Bisonte Bianco lo è in modo particolare.
Il Bisonte era la principale fonte di sostentamento per gli Indiani delle Pianure, ai quali forniva carne per nutrimento, pellami per coprirsi e colla estratta dagli zoccoli. La medicina del Bisonte rappresenta, quindi, la preghiera, la gratitudine e la lode per ciò che si è ricevuto: è sapere che l'abbondanza è presente quando tutti gli esseri senzienti vengono onorati e considerati sacri e quando la gratitudine viene espressa a ogni essere vivente della creazione.
Il Bisonte Bianco per il suo desiderio  di offrire i doni rappresentati dal suo corpo e grazie alla sua volontà di essere usato sulla terra per il massimo bene prima di entrare nelle terre di caccia dello Spirito, non è stato pronto nel fuggir via dai cacciatori.
Perché tutte queste dissertazioni? Per focalizzare l'attenzione sul Rispetto e sulla Gratitudine.
A mio avviso non ha importanza come una persona decida di impostare la sua alimentazione, ma che al di là della scelta fatta, accolga il nutrimento con Rispetto e Gratitudine, sia esso di natura vegetale o animale.
Forse la riflessione che ci dovrebbe coinvolgere maggiormente non è quella relativa alla sola alimentazione, ma se Rispetto e Gratitudine regolano le nostre azioni nei confronti della natura, sia che si tratti di un animale o di un albero, del mare o di un ruscello, di un bosco o di una foresta, di una pianura o di una montagna, dell'aria che respiriamo ... beni preziosi per la nostra stessa sopravvivenza.




Nessun commento:

Posta un commento