giovedì 12 dicembre 2013

LA TRISTEZZA

Ci sono giorni in cui il tempo sembra rispecchiare la tristezza che sta avvolgendo molti cuori. 
Disastri naturali, devastazioni ambientali e km di accuse, di capri espiatori, di rabbia e frustrazione, di dolore che prende forma.
Oggi sono polemica per cui respirate profondamente prima di leggere o non fatelo se vi sentite già sufficientemente carichi di tensione (potrebbe incrementarla!).
In tutta questa confusione, chiedo ad ognuno di riflettere in silenzio anche solo per un attimo.
In questi giorni ho letto post (e facebook è una vetrina spettacolare) di ogni tipo e mi ha colpito in modo particolare quello che ha scomodato pure il Creatore come responsabile efferato degli eventi.
Leggendolo mi ha invaso una grande tristezza.
Perchè la colpa e le responsabilità devono essere sempre e irrimediabilmente di qualcun altro?
Perchè stupirsi tanto delle reazioni naturali della Terra?
Abbiamo dimenticato che la Terra è viva e va rispettata e diveniamo giudici spietati e vittime sacrificali quando, in concomitanza con eventi naturali catastrofici, la Terra non ha rispetto per noi e il Creatore non interviene a tutelarci.
E se cambiassimo prospettiva?
Prima di salire in cattedra e accusare qualcuno, fermiamoci a chiederci se in tutto quello che sta accadendo non abbiamo veramente alcuna responsabilità.
Nel momento stesso in cui pretendiamo che siano gli altri ad occuparsi dei problemi della comunità e deleghiamo ogni responsabilità senza assumercene nessuna, la nostra posizione immacolata inizia a vacillare.
Purtroppo, viviamo troppo centrati su noi stessi per accorgerci che se ognuno di noi non diventa parte attiva nel progetto uomo, questo stesso progetto naufragherà naturalmente nell'egoismo e nel disinteresse collettivo.
E non ci sarà nulla da stupirsi quando ci guarderemo intorno e il paesaggio specchierà la nostra stessa aridità interiore.


Donatella



2 commenti:

  1. Purtroppo Donatella una dei peggior mali da cui è affetta l'umanità è il vittimismo e con lui un enorme paura della libertà:Libertà che significa essere autosufficienti e prendersi le responsabilità di tutto nostro male ma anche del nostro bene.Siamo creature in evoluzione in perenne stato di crescita.
    Dispiace anche a me leggere per il web stati d'animo pieni di rancore verso chissà chi, pronti all'aggressivita e sempre colmi di parole aride.Cambiare prospettiva è giusto,ma temo che sia un lungo lavoro che l'umanità deve fare su se stessa,lungo ma non impossibile.
    Il tuo blog è bellissimo, come i primi post lasciano presumere.
    Ciao

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    1. La maggior parte delle persone, Carolina, è molto confusa e destabilizzata. Ricerca all'esterno i propri punti di riferimento e quando questi vengono a mancare si ritrova confinata in una palude emotiva da cui fatica ad emergere. La libertà fa paura perché presuppone una conoscenza di sè che spesso manca, quella consapevolezza in grado di rendere la scelta naturalmente attiva. Nell'inconsapevolezza le scelte avvengono passivamente con l'inevitabile conseguenza di rendere la responsabilità legata alle stesse un macigno: ecco che la soluzione del delegare crea l'illusione di potersi definire liberi ...di criticare. In realtà anche non scegliere è una scelta, con le stesse responsabilità!
      Siamo coinvolti in un grande cambiamento vibrazionale e naturalmente c'è chi di fronte alle difficoltà si arrende, chi si arrabbia, chi urla ed aggredisce ... ma c'è anche chi cerca di farne uno spunto per la propria crescita. E' un percorso lungo e faticoso, ma non impossibile ed io ho grande fiducia nelle potenzialità dell'uomo. Grazie per le tue parole e per essere in cammino. Un grande abbraccio di Luce

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