La osservo nello sguardo sfuggente,
nel silenzio imbarazzato,
nelle parole formali che creano distanza.
La tocco con mano: è fredda.
Nell'emozione trattenuta da un velo di rigidità,
l'indifferenza.
La respiro nell'assenza e nel rifiuto.
La paura è subdola,
si infiltra nelle note di un accordo mai suonato
per rubarne la melodia,
il ricordo,
la Luce.
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