lunedì 17 dicembre 2018

RISPONDERE ALLE ASPETTATIVE

Uno degli ostacoli più gravosi all'essere se stessi è quello di rinunciare a soddisfare la raffica di aspettative che l'essere sociali ci impone per via delle nostre fragilità.
Ci sono le aspettative di coloro che abbiamo abituato a conoscerci in un certo modo (come quello sempre disponibile o quello che non dice mai no, ad esempio) e poi ci sono le nostre stesse aspettative, quelle che sostengono l'immagine barriera ideale di ciò che vorremmo essere (e non siamo).
Sotto le feste il livello di aspettative si innalza in maniera vertiginosa e con esso il nostro livello di stress. Lo stare insieme diviene un gioco di equilibri, di ciò che si può o non si può fare, di ciò che si deve o non si deve fare: una volta nel gorgo è veramente difficile uscirne. Bisogna aggrapparsi con tutte le proprie forze "al bordo vertiginoso delle cose" (bravissimo Carofiglio) e resistere strenuamente alle reazioni automatiche dell'abitudine. Occorre una massiccia dose di coraggio per farlo e anche un efficace set di tappi auricolari: gli altri non apprezzeranno affatto la nostra trasformazione e noi stessi la vivremo serpeggiando tra uno slalom di sensi di colpa inimmaginabili. Eppure la libertà si costruisce poco per volta e presenta sempre un conto da pagare.
Quindi, se riusciremo a cavalcare l'aria come le renne di Babbo  Natale osservando dall'alto la famiglia riunita, nella slitta avremo con noi il dono più prezioso di tutti: la leggerezza dell'essere.

Inizia il conto alla rovescia: - 7 a Natale.
Inizia la sfida: - 7 aspettative in 7 giorni. Non sono molte, ma è un ottimo inizio.
Auguri!!!




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