Quante volte, senza accorgercene, indossiamo un paio di lenti scure per guardarci intorno? E quante volte le indossiamo per guardarci dentro? E le ombre ci sembrano dilagare ovunque?
L'imperfezione diviene un mostro dalle mille teste da cui dobbiamo difenderci, proteggerci, scappare.
La realtà esterna diviene un percorso ad ostacoli faticoso e interminabile, mentre dentro ci sentiamo pesanti, confusi, esausti.
Quando questo accade, fermatevi, afferrate le lenti scure e deponetele ai vostri piedi: poi osservatele e fateci quattro o cinque salti sopra fino ad averle frantumate per bene così che i frammenti vi rimandino i colori dell'arcobaleno.
Un bel respiro e si riparte. Magari non saranno tutti brillantini, ma ci sentiremo decisamente meglio.
Che sia una serena giornata di sole.
Foto Donatella Coda Zabetta
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