sabato 15 ottobre 2016

SUPERIORE ED INFERIORE, MIGLIORE E PEGGIORE, LE ETICHETTE DEL GIUDIZIO


In verità ciò che è realmente superiore non ha bisogno di sopraffare ciò che è inferiore, in quanto questo è il suo stesso essere spirituale ad un altro livello: deve sostenerlo ed organizzarlo, per realizzare in esso la propria continuità spitituale. Ciò che è inferiore ha bisogno di evolvere, onde ha bisogno di ciò che è superiore: per realizzarlo in sè, ascendendo ad esso, secondo un impulso libero, che può apparire autoritario rispetto a ciò che, al livello inferiore, vuol trattenervelo e di conseguenza gli fa impedimento. Il pericolo è che appaia elemento di liberazione ciò che appartiene a tale livello e perciò a questo presume ridurre quanto gli è superiore.  Ciò che è superiore, in ciascuno, è lo Spirituale, unificante tutti. Lo Spirituale che ordina e guida, non fa questo per sopraffare, bensì per realizzare la superiore natura in ciascuno. Le diversità di gradi della evoluzione umana, le differenze che realmente esistono, non hanno altro senso.



Ho apprezzato moltissimo questa riflessione di Scaligero. Da sempre sento nel cuore il bisogno di eliminare le cattedre dell'ego dal mio percorso: in quanto di questo si tratta. Il cuore unisce, l'ego divide e ricava la sua forza dal potere nella materialità. Che questo potere si manifesti attraverso la conoscenza, la ricchezza, la visibilità .... non ha importanza: è sempre un potere diretto dalla mente e teso a distinguersi dagli altri, a elevarsi al di sopra degli altri. E il fine giustifica i mezzi, consapevoli o inconsapevoli che siano. Ritengo la manipolazione del dolore e delle debolezze dell'altro un atto di una violenza inaudita, una mancanza di rispetto verso la vita stessa. La superficialità e la mancata empatia con cui ci si avvicina all'altro non fanno altro che specchiare quanto sia superficiale la conoscenza di se stessi. In un mondo di isole, mi piacerebbe si iniziasse a parlare di arcipelago.


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