Sono stata a San Leo. Luogo sacro per la sua intensità. Mi sono avvicinata a questo luogo con umiltà, osservandone il paesaggio, ascoltando le sensazioni che mi rimandava e riscoprendo i personaggi che ne hanno segnato la storia, primo fra questi Cagliostro.
Difficile esprimere l'immediatezza interiore di quel rimando: affido questo compito ad un poeta, Fabio Zombari, che ho avuto il dono di leggere camminando nella storia della rocca di San Leo.
TERRA DEL MONTEFELTRO:
la rabbia dei demoni l'ha sconvolta,
la pace dei santi santificata.
I potenti vi hanno elevato castelli,
gli umili l'han lavorata.
Così pace e guerra s'alternano tra cielo e terra.
Ma come la calma sarebbe piatta senza quella bufera,
la potenza sarebbe sterile senza quel lavoro.
Il poeta che di sera dalle cime di San Marino o di San Leo,
contempla quei calanchi,
partecipa della tempesta e dello sguardo che l'ha pietrificata;
nè sa dove cominci il paradiso, dove l'inferno.
In lui, nella sua stessa anima, dove s'incontrano.
Così il poeta fissa sgomento in quel tumulto l'anima propria.
E sente d'esser tutt'uno con la sua terra.
Fabio Zombari
23/10/1955
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