lunedì 27 giugno 2016

GIUDICANDO A PRIORI COSA SI PERDE?

Quante volte ci capita di avvicinarci alle persone con delle aspettative? E quante volte inconsciamente tendiamo a verificarle con uno sguardo indagatore, domande e richieste specifiche?
Non ci avviciniamo all'altro accogliendolo, ma cercando di catalogarlo all'interno dei nostri schemi mentali ed educativi. E se le risposte che ne riceviamo non ci soddisfano ecco emergere una rabbia latente per aver sbagliato il tiro e perso tempo.
Non lasciamo spazio all'ascolto, ad un'osservazione disinteressata ed empatica. Assomigliamo ad un rapido sui binari che adocchia una stazione con una sbirciatina  superficiale  e "giudica" se valga la pena fermarsi sulla base di quelli che sono i suoi bisogni.
E di treni in corsa ce ne sono anche troppi, tutti puntati a grande velocità verso obiettivi da raggiungere, aspettative da soddisfare, desideri da esaudire.
Le stazioni sono sempre più rare e preziose. Non mi stupisce che a volte decidano di chiudere i battenti.




2 commenti:

  1. Considerazioni veramente sagge: io sono ferma ad una stazione sperduta e non sono certa di dove mi trovo :-D

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