sabato 12 settembre 2020

DIFENDERSI DALLA PROPRIA FRAGILITA' E' FUNZIONALE?

Siamo istintivamente portati a creare barriere per difenderci. Soprattutto quando ci sentiamo fragili e vulnerabili.  Siamo convinti che indossando un'armatura, nulla potrà più ferirci. Alla resa dei conti è così?

Ognuno di noi ha i propri punti deboli. Nessuno escluso. E' parte della nostra umanità. 
Quando indossiamo l'armatura con l'intenzione di schermarci dagli altri, la indossiamo inconsciamente nei confronti delle nostre fragilità con  la convinzione di poter essere immuni o di poter controllare il dolore. 
Ci immobilizziamo dietro barriere illusorie e diventiamo sempre più rigidi. 
Con il tempo dimentichiamo pure il motivo per cui abbiamo iniziato a costruire alte mura dentro e intorno a noi. 
Congeliamo le ferite, i sentimenti, le emozioni. 
Non proviamo  più nulla, neanche il dolore, forse. 
E sopravviviamo alla nostra indifferenza accumulando rabbia e frustrazione.
Tutto ci infastidisce quando lo vediamo riflesso negli altri e lo giudichiamo sentendoci superiori e forti per via della nostra insensibilità.
E in un deserto di apatia saliamo in cattedra scivolando via dalla nostra responsabilità più grande: quella del rispetto verso noi stessi. 
Rispetto per il nostro corpo sempre più dilatato e bistrattato, rispetto per il nostro cuore congelato, rispetto per i nostri polmoni affaticati e per i nostri occhi spenti, rispetto per la nostra intelligenza.

#Leilaunastoriacometante



Foto di Maria Pop da Pexels



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