L'aria fredda sferza il viso e ti riporta all'immobilità invernale.
Il caldo tepore primaverile ancora non si avverte: la grande quercia cede al vento le ultime foglie, la forsizia lo sfida con timide gemme, mentre le prime margherite di campo spuntano a colorare i prati addomentati.
La primavera è alle porte, ma nell'etere si avverte una strana atmosfera. Notizie di sangue scuotono gli animi, rabbia e confusione li inondano. Nulla sembra trasformarsi. I cuori ghiacciati soffrono in silenzio.
La terra trattiene cauta i semi di una nascente consapevolezza affinchè l'aria fredda non li spazzi via rendendoli sterili.
Il sole arriverà a scaldare gli aridi cuori congelati e dalle ceneri della distruzione la fenice troverà la forza di risorgere.
... "Il sole arriverà a scaldare gli aridi cuori congelati" ...
RispondiEliminasarà allora ...
che vedremo spuntare la vera Aurora
https://amicidimauro.wordpress.com/alba/
e potremo dire d'Essere stati salvati ...
<3
Condivido quello che hai scritto e ho trovato anch'io prezioso il libro di Namkai Norbu. Non conosco l'altro che hai citato. Mi piace concludere la tua riflessione così:
Elimina"e potremo dire di esserci salvati" ;-). Il riconoscere la propria essenza ci rende creatori oltre che creature e nella libertà di scelta la consapevolezza illumina la via. Grazie <3