Quante volte veniamo giudicati o siamo noi stessi a giudicare? Da cosa nasce il giudizio? E la rabbia che lo accompagna?
A volte è bene fermarsi a riflettere.
Il giudizio crea separazione e divisione, incomprensione e rabbia.
Il cuore ci conduce ad accogliere l'altro, la mente inconsapevole a distruggerlo.
L'energia vibrazionale del giudizio è indissolubilmente legata alla materia e al suo dualismo.
E' un imperare dell'ego che attraverso la distruzione dell'altro si gonfia e si erige a maestro di vita.
Quanto giudizio è presente nella nostra quotidianità. Quante guerre scatenate dallo stesso.
Le parole fluiscono segnate dall'inconsapevolezza e lasciano ferite profonde.
Ferite che ognuno di noi ha sperimentato per conoscerne il dolore.
Perché allora continuare a propagare lo stesso dolore?
Per vendetta? Per paura? Per presunzione? Per demonizzarlo?
Nel giudizio non c'è spazio per il cuore. Mai.
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