Oggi introduco un interessante estratto di "Amore, sesso e cuore" di Alexander Lowen:
"Ogni stato di tensione del corpo si associa a un senso di colpa. In mancanza del senso di colpa, ci sentiremmo tutti degni d'amore, anche quando il nostro comportamento potrebbe essere disapprovato; saremmo capaci di dire: "Sono come sono, e mi accetto". Il senso di colpa consiste nel giudicare che qualcosa in noi non va e nel sentirsi indegni di amore, a meno di guadagnarselo con le buone azioni. Non c'è niente di male nel provare risentimento verso coloro che ci feriscono o nell'odiare chi ha tradito il nostro amore. Dal momento che tali reazioni sono biologicamente naturali, devono essere considerate moralmente giuste. Però i bambini, che sono dipendenti dai genitori e dagli adulti, possono essere indotti a credere il contrario. Se un bambino non si sente amato, ritiene che sia per colpa sua, dal momento che per la sua mente è inconcepibile che la madre o il padre, che gli hanno dato la vita, possano non amarlo. Una volta che il bambino nutre dei dubbi su se stesso, per i genitori non è difficile convincerlo che, se prova sentimenti ostili o negativi verso di loro, è cattivo. Se essere buono gli fa guadagnare l'amore, il bambino farà tutto quanto in suo potere per essere buono, reprimendo i cattivi sentimenti. Quindi, il senso di colpa lo imprigionerà in un modello di comportamento costante, in cui egli nega i sentimenti negativi o ostili verso coloro che è tenuto ad amare. L'inconsapevole allontanamento di tali sentimenti produce uno stato di tensione cronica nei muscoli, specialmente nella parte superiore della schiena."
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