Tratto da "Il Tao per un anno" di Deng Ming-Dao:
IL SOLE E LA LUNA DIVIDONO IL CIELO,
SBOCCIANO FRAGRANZE SUI RAMI DEL PERO:
LA TERRA SI RISVEGLIA CON UN SOSPIRO.
IL VIANDANTE GIOISCE SUL SENTIERO.
Al tempo dell'equinozio il giorno e la notte hanno la stessa durata. Questo giorno segna l'inizio della primavera, l'aumento della luce e il ritorno alla vita da parte della terra gelata.
Naturalmente, si tratta solo di una rappresentazione di un momento nel tempo, in quanto il tempo non conosce interruzioni e la natura segue il proprio corso come una semplice appendice del progredire delle stagioni.
Non importa, per noi è vitale questo momento: ci ricorda che al gelo segue sempre il disgelo, che alla tristezza segue sempre la serenità, al dolore la gioia.
Celebriamolo, dunque, per non dimenticarlo mai. Usciamo e godiamoci la giornata, gioiamo dell'arrivo della primavera, rallegriamoci della terra che si riscalda.
Impariamo ad essere parte integrante della natura e a sintonizzarci con il suo respiro e la sua armonia. La vita è già abbastanza ricca di sofferenza a ricordarci la sua caducità.
Immergiamoci nella bellezza e lasciamo che ammutolisca la mente che vorrebbe protestare.
Dedichiamo questo giorno al nostro cuore e alla rinascita.
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