venerdì 15 aprile 2022

IL RITIRO

 Ci sono periodi della vita in cui tutto sembra complicarsi. Le difficoltà si susseguono senza tregua impegnando le nostre energie e richiedendo la nostra piena attenzione.
Quando finiamo dentro a periodi come questi possiamo sentirci stanchi, esausti, svuotati e scivolare nella cantina emotiva dove tristezza e rabbia si alternano dandosi il cinque. Il nostro corpo fatica a tener botta, la nostra mente annega nelle preoccupazioni e il nostro cuore osserva silenzioso la nostra barca alla deriva. Piangersi addosso e lamentarsi in continuazione, accomodandosi sull'altare della vittima sacrificale, significa abbandonare il timone e rinunciare a scrutare l'orizzonte in attesa dell'arrivo di un nuovo giorno.
Otteniamo lo stesso risultato se opponiamo strenue resistenza agli eventi. Ci areniamo come cozze sugli scogli dell'immobilità.
Se come un gabbiano avessimo la capacità di volare alto nel cielo potremmo vedere la barca alla deriva, le cozze sugli scogli e l'approdo di un'isola verdeggiante poco al di là dell'orizzonte.
E' faticoso guardare avanti quando il mare è in tempesta, ma se il cuore potesse parlare ci ricorderebbe che la tempesta non dura mai per sempre (per quanto eterna ci possa apparire).
E allora perché tutte queste difficoltà una dietro l'altra? Per temprare la nostra fiducia. 
E' scontato avere fiducia quando tutto va bene, ma non è affatto scontato essere fiduciosi quando tutto va storto. E di questi tempi, in cui di dritto e prevedibile c'è ben poco, la  nostra consapevolezza può fare la differenza.
Consapevolezza che i passaggi sono sempre più faticosi, ma che in noi è racchiusa la forza per superarli.
Consapevolezza che ritiro non significa chiusura, ma apertura centrata su di un presente difficile.
Consapevolezza che quando le vie che avevamo programmato deviano lungo imprevedibili percorsi in salita siamo pronti a scrutare nuovi orizzonti.
Consapevolezza che un gabbiano in volo abbraccia con lo sguardo un insieme che noi, dal nostro piano base, non siamo in grado di scorgere... e forse per questo ci ritroviamo su un percorso inaspettato a esercitarci in arrampicata libera 😂.



Donatella Coda Zabetta - Saint Denis

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