lunedì 19 ottobre 2015

RIFLESSIONI SUL PERCORSO

Sul mio percorso. A dirla tutta. Un percorso lungo una vita e anche di più ... sostenuto da una spinta interiore così insistente da travolgermi. 
Avete presente quando sentite di dover comprendere qualcosa con una tale intensità da non ammettere indifferenza? Bene, il mio inizio è stato proprio così. Un brancolare nel buio alla ricerca di qualcosa che mi apparteneva, ma che non ricordavo più.
E via a leggere libri e a osservare, a scavare e ad approfondire. Alla ricerca delle risposte smarrite con un senso di frustrazione tale da intristirti l'esistenza. 
Le risposte non arrivano utilizzando la razionalità, ma, per puro caso, quando sei pronto a recepirle. E così è stato. Si apre un canale nella mia interiorità e un fiume in piena mi inonda di ricordi. Inizio a seguire la corrente con la mia barchetta instabile: ogni tanto entro in secca, altre volte mi schianto su un cumulo di detriti o mi capovolgo, ma non mollo e, con grande umiltà, riprendo la navigazione. Faccio pratica, non senza sacrificio, dolore e ferite, ma la gioia della scoperta è troppo luminosa per essere adombrata dagli ostacoli sul cammino. E navigo a vista un giorno dopo l'altro, attraccando in porti diversi senza mai fermarmi. Le esperienze crescono con me e affinano il mio modo di osservare la realtà. Le stelle del cielo illuminano le mie notti e il sole mi indica la rotta per il mare aperto e l'oceano sconfinato. Seguire la corrente diviene naturale e fonte di gioia infinita. Come non condividerla? Guardo all'orizzonte, ma non scorgo che poche barche in navigazione, per cui scelgo di tornare al fiume, ripercorrendo il cammino fatto per interiorizzarlo ulteriormente.
Ogni esperienza è fonte di insegnamento e così mi ritrovo a trainare alcune barchette disorientate, segnando la via. L'amore mi guida, ma,  ben presto, mi rendo conto che il condividere il mio bagaglio di navigazione non è sufficiente ad insegnare a navigare autonomamente. Manca la spinta interiore, strettamente individuale, che fa da propulsore al cammino e aiuta a non perdersi d'animo e a non arenarsi di fronte alle difficoltà: se non c'è quella, la conoscenza rimane fine a se stessa, non dà i frutti dell'esperienza e della pratica indispensabili a rendersi autonomi.
Meglio navigare indipendenti e in apertura di cuore: chi è pronto si avvicinerà e sarà naturale condividere parte del percorso.





4 commenti:

  1. quanto è vero, son canali che non si aprono a comando o a pagamento.
    E' viscerale il bisogno di ripercorrere percorsi dimenticati ma sempre vivi che riportati nel presente fanno intensamente e immediatamente, con un sussulto, in una luce che innonda, riconoscere chi ha già condiviso quella strada con te ed affanosamente cerca, tra mille errori e conquiste, tra nuovi dolori e differenti passioni di ricongiungersi per proseguire quel cammino intrapreso tempo addietro ed è sublime che questo accada. Asserire "è questo a me è successo ci siam riconosciuti lottando nuovamente ma per il presente che mai vorremo ci dividesse ancora; e successo non più da giovani ma con le stesse potenzialità ed è Amore è vita che pulsa nell'insieme".
    Questo lo posso dire cara amica per la persona che ha voluto, che ha saputo riaccompagnarmi lungo memorie profonde condivise e con lei vivere il presente è Amore.

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    1. E' Amore, è vita che pulsa nell'insieme. E' casa. Grazie, Furio.

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