giovedì 7 maggio 2015

LA SINDROME DEL DOTTORE

Non resisto. Ogni spunto nella quotidianità è sorgente di idee. 
Strampalate, azzardate forse, umoristiche e dilaganti.
Dopo il successo della "Sindrome della crocerossina" ecco comparire all'orizzonte la "Sindrome del dottore", della serie :"So io quale sia la medicina giusta per te o la persona che può risolvere tutti i tuoi problemi."
Perché esiste? Vi chiederete voi. Per alcuni esiste. Vi rispondo io.
Personalmente ritengo che l'unica persona in grado di risolvere i miei problemi, sia io.
Ma spazio a tutti. 
E fin qui siamo d'accordo.
Ma se non ci fosse spazio per tutti?
Se non fosse ammessa la possibilità di avere le proprie idee? 
Vediamo ogni giorno i risultati di questo modo di pensare, osservando le guerre e le distruzioni indotte da posizioni estreme. Quelle da cui si parte, convinti di avere ragione, sempre e comunque.
In tal caso il dialogo diviene un monologo e l'ascoltatore è confuso dalla sua stessa voce.
Prendete una persona più carismatica di altre con un buon approccio marketing e sarà facile notare il gregge che affida, fiducioso, il proprio potere personale al buon pastore. 
Il buon pastore è sicuramente un tipo in gamba, quanto meno ad intuire la psicologia altrui, e con la tattica bastone/carota crea una bolla magica intorno alla sua persona tanto da indurre chi lo ha scelto ad assimilare supinamente i suoi insegnamenti. Nella bolla magica dell'illusione tutto è possibile, basta rinunciare al proprio potere personale. Il discernimento si trasforma in strumento quanto mai obsoleto: quando ci si può affidare, perché sforzarsi? Perché ragionare con la propria testa? Perché dubitare? Il pastore sa. Il pastore conosce. Il pastore fa i fatti. Il pastore mi ha dimostrato quello che io ero pronto a vedere.
Dov'è il problema direte voi? Il problema nasce quando il gregge esce a fare nuovi proseliti per conto del buon pastore, elogiandone le qualità e le magnifiche doti.
E guai a chi osa utilizzare il discernimento e mettere in discussione tanta verità. 
Meno male che i roghi sono fuori moda (come la capacità di discernimento), altrimenti chissà quale misera fine spettava agli ignoranti incapaci di vedere la verità e farne tesoro, nonostante la fortuna epocale di aver incontrato chi poteva illuminarli e toglierli dall'oscurità della loro presunzione di uomini pensanti!
In un mondo di crocerossine, non potevano mancare i dottori. Per par conditio.
Detto tra noi ... meglio non ammalarsi mai.



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