domenica 7 dicembre 2014

ESSERE SPIRITUALI NELLA QUOTIDIANITA'

Estratto da "Arrendersi al corpo" di Alexander Lowen:

"Ma è necessario ritirarsi dal mondo per essere spirituali e sperimentare il contatto con Dio? Questo non può essere un modo pratico o realistico di vita per molte persone  che sono impegnate nelle attività ordinarie di guadagnarsi da vivere e provvedere a una famiglia. Tuttavia, quando tali attività sono svolte con spirito di riverenza nei confronti delle forze della natura e dell'universo che rendono possibile la vita, le attività ordinarie della vita assumono una qualità spirituale. La spiritualità non è un modo di agire o di pensare, è la vita dello spirito che si esprime nei movimenti spontanei e involontari del corpo, in quelle azioni che non sono dirette e controllate dell'Io. Questi movimenti sono pulsanti e ritmici come il battito cardiaco, come l'azione peristaltica degli intestini e come le ondate della respirazione che fluiscono verso l'alto e verso il basso del corpo. La naturale attività vibratoria del corpo, alla base di queste funzioni, è, a mio avviso, la manifestazione elementare dello spirito vitale. "


Spesso si dimentica quanto la nostra natura comprenda, oltre alla fisicità, un'essenza spirituale e come il nostro benessere psico fisico derivi da una corretta integrazione di ciò che siamo. Per questo motivo la quotidianità dovrebbe essere vissuta con maggiore consapevolezza e con un'attenzione particolare al cuore e all'interiorità. La vita dovrebbe conformarsi al ritmo dell'universo, percepibile sia dentro che fuori di noi, per fluire con esso. Il respiro stesso ci insegna quanto una profonda inspirazione ed espirazione siano fonte di rilassamento e di benessere. Purtroppo, spesso viaggiamo a ritmi sostenuti, respirando in modo superficiale e prestando poco ascolto al nostro corpo. 

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