venerdì 28 novembre 2014

PIANGERE

Estratto da "Arrendersi al corpo" di Alexander Lowen:

Piangere significa accettare la realtà del presente e del passato.
...
Piangere non cambierà il mondo esterno. 
Non porterà amore, né consenso, ma trasformerà il mondo interiore. 
Libererà la tensione e il dolore.



Piangere è aprirsi alla compassione verso se stessi. E' profondamente liberatorio. 
Allo stesso tempo, quando il dolore è così lacerante da irrigidirci, non è semplice lasciarsi andare al pianto. Si ha come l'impressione che abbandonandosi alle lacrime, queste scenderanno all'infinito. E' la paura a trasmettere questa percezione e a renderci ancora più tesi e serrati nella nostra sofferenza. Piangere fa bene. Questo non significa rendere il pianto una reazione automatica di fronte ai problemi e assumere in questo modo un comportamento passivo di fronte alla vita, ma accettare che un attimo di tristezza e scoramento è naturale come prendersi la libertà di manifestarlo.


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