martedì 29 novembre 2016

IL SENTIRE

Avete mai riflettuto sul fatto che possiamo sentire solo attraverso il nostro corpo? Sentiamo l'ambiente che ci circonda e gli altri attraverso le percezioni che il nostro corpo ci rimanda. Naturalmente più siamo in contatto con il nostro corpo, più la nostra consapevolezza è sviluppata.
A questo punto la domanda sorge spontanea: siamo in contatto con il nostro corpo?
Siamo consapevoli dell'espressione del nostro viso, delle nostre spalle, della nostra schiena e delle nostre gambe? 
Sono certa che leggendo queste parole vi siete soffermati ad ascoltarvi e avrete percepito le tensioni che vi caratterizzano. Il volto, ad esempio, è spesso molto teso e solo un'azione consapevole può rilassarne i muscoli. Mascella e mandibola sono serrate e lo potete verificare con il movimento: abbandonate la mimica abituale aprendo leggermente i denti e appoggiando la lingua sul palato: vi renderete conto della rigidità dei muscoli del volto. Se provate, a distanza di pochi minuti dal rilassamento, a verificare l'espressione del vostro viso, vi accorgerete che è nuovamente contratta.
Siamo talmente abituati ad indossare delle maschere per non lasciar trasparire ciò che proviamo che poco per volta ci siamo identificati con esse.
Siamo dei cultori del "fai buon viso a cattivo gioco" perchè in tal modo siamo convinti di controllare le situazioni ed essere forti. Essere uno dei tanti fantocci del museo delle cere anno 2016 teatro in movimento non ci tange. Meglio incerarsi per bene piuttosto che dover fare i conti con il sentire. 
Se provo tristezza, posso mica piangere! Se provo rabbia, posso mica mordere! Se provo gioia (ahimè, c'è anche lei...) posso mica ridere! 
Ecco allora la sfilata di di occhi spiritati e persi, mascelle serrate e sorrisi forzati a far da corollario alle affermazioni sul tempo, alle domande di cortesia e alle risposte farlocche.
Ci siamo persi per strada noi stessi e ci stupiamo della realtà che ci circonda.
Gente strana noi umani congelati : ci lamentiamo dell'effetto serra e del surriscaldamento del pianeta e ci comportiamo da ghiaccioli incerati. Una delle tante contraddizioni dei nostri tempi.
Se la temperatura dovesse aumentare troppo (e di rabbia trattenuta e latente ce n'è a sufficienza per scatenare incendi incontrollabili in ogni dove!) e scioglierci, vorrà dire che contribuiremo personalmente all'incremento del livello degli oceani con le pozzanghere fangose di ciò che resta di noi!









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