Come si reagisce ai cambiamenti?
Vi sono molti modi di reagire ed ognuno di loro ci fa comprendere qualcosa in più di noi stessi.
Ci sono i recalcitranti che si trasformano in muri antisfondamento irrigidendosi come baccalà.
Ci sono gli abitudinari che collassano in un baratro senza ossigeno travolti dalla mancanza.
Ci sono i burattini che si trasformano in esseri inerti trascinati dalla marea delle situazioni.
Ci sono gli indecisi il cui umore diviene un'altalena oscillante tra serenità e preoccupazione.
Ci sono i depressi, vittime sacrificali del mondo intero.
Ci sono gli eccessivi che vorrebbero completare il cambiamento in un battito di ciglia
per ripartire quanto prima con la solita routine.
Ci sono gli extrapropositivi che da un cambiamento ne creano sette
per poi arenarsi nel mondo delle idee.
Vi è anche la possibilità di cambiare prospettiva e agire, invece di reagire al cambiamento:
vivendo il presente con consapevolezza,
senza attaccamenti, nè aspettative,
lasciando andare quello che non serve più
per aprirsi con gioia all'energia di nuove esperienze.
Per ora ci riescono solo i Simpson, ma ci stiamo lavorando ;-)
Nessun commento:
Posta un commento