martedì 19 agosto 2014

L'ARMONIA DELL'UNIVERSO

Dire interessante è limitativo. Nel libro "IL CORAGGIO DI ASCOLTARSI" insisto tantissimo sulla coerenza pensiero-azione per essere in armonia con se stessi e con l'universo che ci circonda. Altri percorsi mi hanno condotto a comprendere quanto questa coerenza sia la via per essere in salute e quanto la consapevolezza sia uno strumento essenziale nel suo conseguimento.







2 commenti:

  1. I consiglio di Donatella Coda Zabetta sono preziosi e vanno ascoltati ricollego alla questin del libro il mio pensare:"
    "LA CONOSCENZA ORIGINALE È INTUITIVA,
    L’INTELLETTO NON FA ALTRO CHE RIELABORARE E RIDISTRIBUIRE LA CONOSCENZA CHE È GIÀ QUI.
    L’INTELLETTO NON ESCE MAI CON QUALCOSA DI NUOVO.
    È LA CONOSCENZA INTUITIVA CHE CI PERMETTE DI AMPLIARE LA CONOSCENZA.

    Questa realtà è co-creativa e in essa ci manifestiamo per realizzare il nostro viaggio individuale.
    L’intuizione è parte della realtà di ogni essere umano, ma spesso non le è permesso di rivelarsi.
    La particolare caratteristica della nostra realtà individuale e collettiva consiste nel bisogno innato di avere un fondamento razionale e intellettuale per poter elaborare e dare un senso ad ogni frammento di informazione che intuiamo, mano a mano che affiora.
    Il paradosso è che ciò che sappiamo non è necessariamente ciò che è!
    La tendenza degli esseri umani a dare suprema importanza alla mente razionale, degenera nell’eccesso di pensieri e nella preoccupazione per se stessi e per il mondo.
    Così accade che l’utilizzo facoltativo della mente si trasformi in un incessante dialogo interno, sempre acceso, che consuma la forza vitale.
    Oltre una certa soglia, il "chiacchericcio" mentale impedisce la connessione con la parte non razionale ed intuitiva del proprio essere e non si è più capaci di ripristinare con efficienza il livello di forza vitale necessario al mantenimento della propria vita e della propria salute: questo indebolimento inibisce la nostra capacità di auto rigenerarci.
    LA CONOSCENZA INTUITIVA È UN DONO NATURALE.
    Appena nati, siamo naturalmente aperti ad essa e ci troviamo in una sorta di situazione magica. Ma dopo qualche anno la perdiamo perché la società, non essendone di solito consapevole, non mette in atto un’educazione che preservi questa magia. Piuttosto avviene il contrario: molte porte della percezione vengono chiuse con gli insegnamenti e l’educazione accademica che, pur necessaria per navigare in questo mondo, oscurano l’aspetto non razionale ed intuitivo, prediligendo e premiando l’intelletto.
    Viene così inibita e messa da parte la nostra parte magica.
    La conoscenza intuitiva dà accesso ad una consapevolezza superiore, si può “vedere” la consapevolezza delle nostre vite precedenti, “vedere” le molteplici possibilità della propria esistenza. Il genere umano stesso fabbrica troppe regole che di per sé inibiscono la capacità di ascoltare se stessi o di assumersi le proprie responsabilità.
    Per questo molti cercano una guida, un maestro che dica loro cosa fare.
    Il contatto con il proprio sé superiore rivela ad ognuno la strada giusta. Questo processo illumina veramente.
    Se potete “vedere” non dovete essere devoti a nessuno, avete la vostra voce interiore.
    Cercherò di portarvi ad incoraggiare il libero arbitrio.
    Ognuno può accedere alla saggezza e, ascoltando nel silenzio, può intuire le risposte ai propri bisogni. Quando avete vera conoscenza di voi stessi, dei parametri e degli elementi con cui avete a che fare, trascendete la necessità di un codice o standard di comportamento consolidato.
    La maggior parte dell’umanità è abituata ad obbedire a certe leggi e talvolta per la mente razionale ed emotiva è più semplice seguire ed attenersi a ciò che dicono la legge o Dio, piuttosto che essere consapevoli e comprendere davvero i principi dell’universo. Naturalmente certe leggi e certi standard comportamentali sono utili per una convivenza pacifica, ma effettivamente è osservando e sperimentando come funzionano i principi universali e come sono legati alle azioni umane , solo allora possiamo agire secondo la nostra vera natura, le situazioni e in armonia con il nostro ambiente.
    Ma l'ente creatore ha una struttura consapevole?

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    1. Interessantissimo intervento weach1952, fonte di innumerevoli spunti di riflessione.
      Proprio in questi giorni sto leggendo "L'evoluzione dell'uomo" di Sri Aurobindo e come sempre avviene se si è aperti alla conoscenza, ho trovato un estratto che desidero condividere perché in tema con quanto hai scritto:
      "La più alta conoscenza della mente è spesso astratta, manca di presa concreta; essa è costretta all'uso di espedienti e di metodi claudicanti per arrivare alle sue conclusioni; deve affidarsi al ragionamento, alla discussione e al dibattito, alle inferenze, alle divinazioni, a metodi prestabiliti logica induttiva e deduttiva; può arrivare a concludere solo se provvista di dati corretti e completi ed è,anche allora, soggetta ad arrivare risultati diversi traendone conseguenze variabili pur partendo sempre dagli stessi dati; anche quando pretende di aver raggiunto la certezza, la mente deve usare i mezzi e accettare i risultati di un metodo che è precario anche quando rivendica la certezza, e sarebbe superfluo se essa avesse accesso una conoscenza diretta o sovraintellettuale.
      ... si tratta della natura stessa della nostra ignoranza terrena la cui ombra incombe anche sul pensiero e sulla visione del saggio e del veggente e alla quale si può sfuggire solo quando una conoscenza supermentale e cosciente della verità discende e si assume la responsabilità della natura terrestre."
      La mia stessa esperienza mi trova assolutamente concorde grazie al percorso fatto in direzione di una consapevolezza più profonda.
      Solo in una tua affermazione weach 1952 non mi ritrovo totalmente: quella che afferma che certe leggi e certi standard comportamentali sono utili per una convivenza pacifica. Se mi guardo intorno osservo quanto la presenza di punti di riferimento esterni (leggi e standard comportamentali) sia deficitaria nel garantire quell'armonia necessaria ad una pacifica convivenza. E in quanto hai scritto precedentemente, a mio avviso, risiede la risposta: la vera armonia nasce dall'interiorità individuale che si manifesta attraverso uno stato di presenza consapevole. Questo stato possiamo chiamarlo Amore, Luce, Dio, Ente Creatore ed è dentro di noi come intorno a noi. Perché Tutto è Uno.

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