sabato 25 luglio 2015

LA RABBIA DEGLI ESTREMI

Se provate a stazionare in territorio neutro e a osservare ciò che vi circonda, la divisione che caratterizza la realtà emergerà in modo evidente. Buoni e cattivi, giusto e sbagliato, spirituale e materiale ... ad ogni cosa il suo opposto e miriadi di sostenitori a difendere il proprio "GIUDIZIO" con grande tenacia e rabbia. 
Abbiamo spaccato il mondo a metà, e poi ancora a metà, fino a ridurlo in mille pezzetti.
E non ci siamo resi conto che lo abbiamo fatto allo stesso tempo con noi stessi. 
E non stiamo per niente bene, considerando il malessere imperante, personale e collettivo.
Abbiamo sostenuto a spada tratta l'illusione del nostro ego, l'illusione di essere migliori, più santi, più sapienti, più furbi ... degli  altri.
E per sostenere questa illusione, ci siamo convinti di non avere responsabilità alcuna sulle nostre paure e debolezze, ma che l'altro fosse la causa scatenante di tutti i nostri disagi.
E per risolvere questa illusione abbiamo delegato all'altro il nostro potere personale e la responsabilità di salvarci.
E stiamo annegando nel mare in burrasca della nostra insicurezza, della nostra confusione e della nostra presunzione.

Il sole è caldo e dedico questa giornata a delle sane lezioni di galleggiamento individuale.

Che sia mare, lago, piscina o una semplice vasca da bagno non ha importanza: imparare a stare galla da soli è fondamentale. Se vi sentite collassare sul fondo come pietre, usate il salvagente interno e riempite i polmoni d'aria! Il respirare profondo è passato di moda? Recuperiamolo dai meandri della nostra memoria e facciamone buon uso. Poi iniziamo a muovere gambe e braccia per riesumarle dal loro torpore e assumiamoci nuovamente la responsabilità della nostra vita. E' doloroso? Lo sarà sicuramente all'inizio, non perchè stiamo affrontando questo processo, ma semplicemente perchè il dolore trattenuto al nostro interno si sta sciogliendo come neve al sole (è sempre stato presente, ma lo avevamo congelato in un freezer a tenuta stagna in cantina). E via con le difficoltà e la fatica del galleggiamento per comprendere che non siamo nè migliori, nè più santi, nè più sapienti, nè più furbi degli altri, ma semplicemente umani come tutti gli altri.

Che dire, buona nuotata amici!








1 commento: